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Risarcimento milionario per una quarantenne orvietana

Nel 2003 le avevano perforato l'utero per toglierle delle cisti ovariche. Si è chiusa almeno per il momento in questi termini una vicenda che è stata a lungo al centro delle cronache

ORVIETO - Risarcimento milionario per una quarantenne orvietana. Nel 2003 le avevano perforato l'utero per toglierle delle cisti ovariche, adesso una sentenza civile del tribunale di Orvieto ha disposto che l'ospedale dovrà pagarle i danni, danni quantificati in un milione di euro. La Asl ha già presentato ricorso in Appello. Si è chiusa almeno per il momento in questi termini una vicenda che è stata a lungo al centro delle cronache, soprattutto in fase di indagini preliminari quando per l'episodio avvenuto nel lontano 2003 erano stati iscritti al registro degli indagati sei medici che operavano all'epoca nel reparto di Ginecologia del "Santa Maria della Stella" di Orvieto ed un Chirurgo. Un supplemento di indagine, disposto in seguito dal magistrato, arrivò a coinvolgere altri tre medici della Chirurgia. In pratica in tutto finirono sotto inchiesta e poi alla sbarra dieci medici. Il penale si è chiuso con remissione di querela (anche se in sede civile è stata provata l'assenza di responsabilità da parte dei chirurghi). "Una sentenza equa - è il commento dell'avvocato Andrea Solini che ha seguito la donna nella lunga battaglia legale - per le gravissime lesioni che sono state procurate alla mia assistita. Anche se - precisa il legale - nessuna cifra, per la verità, potrà mai risarcire i danni e il trauma patiti da una giovane donna, il cui Calvario non è mai finito, a causa degli interventi che anche successivamente ha dovuto affrontare".

Pubblicato il: 12/01/2012

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