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Il progetto di restauro della chiesa settecentesca

Approfondimento

La Chiesa della Madonna del Velo costruita nel 1749 (fu consacrata nel 1751) su commissione e disegno del Vescovo Giuseppe Marsciano che lì volle essere sepolto alla morte, è in parte scavata nel tufo. La struttura, da anni in uno stato di abbandono, è in parte crollata e presenta superfetazioni e aggiunte recenti. Il criterio di restauro previsto nel progetto realizzato dall'architetto Valentina Satolli, è quello di eliminare le parti aggiunte alla struttura antica quali il volume del magazzino affiancato e la terrazza, per ricreare l'unità architettonica e ricercare i segni di quanto può essere recuperato.
L'analisi dei documenti d'archivio, svolta parallelamente all'analisi diretta sulla muratura e sulle tracce che fortunatamente ancora esistono, ha permesso di ricostruire le partiture architettoniche della facciata come lesene, cornici e volute decorative che all'origine caratterizzavano prospetto esterno dell'edificio e che verranno in parte ricostruite, ciò non sarà invece possibile per il portale centrale proprio per la mancanza di elementi originari. Il restauro finale consentirà di distinguere il recupero delle parti originarie dalle parti di nuova costruzione.
La Chiesa della Madonna del velo è uno dei pochi esempi di architettura ecclesiastica settecentesca orvietana insieme alla Chiesa della Madonna del Pianto e quella della Madonna della Cava. Iniziata la costruzione nel 1749 con"le elemosine dei benefattori e di Giuseppe Marsciano - allora Vescovo di Orvieto - che ne fu promotore e architetto", la Chiesa fu consacrata il 5 giugno 1751.

Pubblicato il: 21/01/2004

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