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Gladio rossa

Fausto Ermini accusa i comunisti orvietani di avere nel DNA inimicizia nei confronti delle forze dell'ordine. Da quando-negli anni Cinquanta-'schedavano personalmente tutti i carabinieri e i loro familiari'

Politica

Fausto Ermini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, ha diffuso un comunicato di una eccezionale gravità, che contribuirà ad infiammare ulteriormente, se ce ne fosse bisogno, la polemica sulla posizione assunta dal Consiglio comunale di Orvieto in merito ai martiri di Nasserya. Infatti il Consiglio comunale di Orvieto, durante la seduta del 9 dicembre scorso, non deliberò di dedicare un 'ricordo', una stele o degli alberi, in memoria di quei morti, come proposto da Alleanza nazionale. Ora quell'azione è letta da Ermini come un'espressione del DNA della sinistra orvietana, da sempre nemica delle forze armate e della polizia, da quando" negli anni Cinquanta i comunisti orvietani schedavano personalmente tutti i carabinieri e i loro familiari- si legge nel comunicato diffuso da Ermini-. Dirigenti locali della"Gladio rossa" comandati da un noto senatore avrebbero provveduto in caso di rivoluzione a rendere inoffensive le Forze dell'ordine. Tutto risulta da documenti dell'epoca consultabili presso il Ministero dell'Interno". Data la premessa, conclude Ermini," Non sorprende pertanto l'atteggiamento della sinistra orvietana. Ancora oggi si rifiuta in Consiglio comunale di onorare i militari ed i carabinieri caduti per la pace a Nassirya".
Maurizio Negri, assessore di Rifondazione comunista, ritiene questa una strumentalizzazione becera che scomoda una storia lontana, dell'altro secolo." Ci siamo sempre dimostrati nei fatti vicini alle Forze dell'ordine ad alle Forze armate. Io stesso-contina Negri- mi sono adoperato per affronare e risolvere la triste vicenda di Stefano Melone, che ho incontrato personalmente. Se poi c'è stato davvero chi in passato, tra i comunisti orvietani, ha operato nelle forme espresse da Ermini, certamente non lo condivido".

Il testo del comunicato di Fausto Ermini

"Negli anni '50 i comunisti orvietani schedavano personalmente tutti i carabinieri e i loro familiari.
Dirigenti locali della"Gladio rossa" comandati da un noto Senatore avrebbero provveduto in caso di"rivoluzione" a rendere inoffensive le Forze dell'ordine. Tutto risulta da documenti dell'epoca consultabili presso il Ministero dell'Interno.
Non sorprende pertanto l'atteggiamento della sinistra orvietana. Ancora oggi si rifiuta in Consiglio Comunale di onorare i militari ed i carabinieri caduti per la pace a Nassirya.
Accomunando il proprio sconcertante comportamento a quello del paesino di Gallese in Teverina e probabilmente a quello di pochissime altre località di altrettanto retriva memoria."

Pubblicato il: 20/01/2004

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