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Farmacia comunale, l'amministrazione può procedere alla vendita e salvare il bilancio. Ma...

Il contratto si può firmare, ma con la spada di Damocle della sentenza che potrebbe annullare tutto. Questa la notizia che intorno alle 19 di ieri, in Comune, ha risollevato gli animi dopo ore di grande abbattimento. C'è stato perfino un comunicato del sindaco in senso opposto. Ora l'aggiudicatario del bando di alienazione se la sentirà di firmare il contratto sapendo che potrebbe esser carta straccia tra meno di un mese?

ORVIETO - Farmacia comunale, l'amministrazione può procedere alla vendita, salvo risolvere il contratto all'indomani della sentenza dell'11 gennaio, se questa dovesse essere sfavorevole. È arrivata solo a tarda sera, ieri, dopo una giornata convulsa e piena di contraddizioni, la versione ufficiale e corretta della decisione dei giudici del Tar in merito alla vendita in corso del bene comunale, vendita determinante per il rispetto o meno del patto di stabilità del Comune di Orvieto. Il contratto si può firmare, ma con la spada di Damocle della sentenza che potrebbe annullare tutto. Questa la notizia che intorno alle 19 di ieri, in Comune, ha risollevato gli animi dopo ore di grande abbattimento. Dalla sera prima infatti si era diffusa l'interpretazione diametralmente opposta che avrebbe voluto l'accoglimento della sospensiva e dunque il fermo alla procedure di vendita, almeno fino alla decisione del merito di gennaio. Al punto che lo stesso sindaco si era sbilanciato con un commento ufficiale che tradiva una certa amarezza e senz'altro preoccupazione, al di là del tiepido ottimismo formale. "La inattesa decisione del Tar dell'Umbria - era stato il commento di Toni Concina - favorevole alla richiesta di sospensiva del procedimento di vendita della farmacia comunale, si riflette sul bilancio del corrente anno, determinando la preoccupazione che il Comune corra il rischio di sforare il patto di stabilità. A questo proposito, preso atto della situazione, insieme agli uffici competenti siamo al lavoro, confidenti che il bilancio consuntivo del 2011 permetta, comunque, il rispetto dei vincoli posti dal patto di stabilità". È a tarda sera che, alla lettura completa del dispositivo, le cose cambiano a 180 gradi. È vero, i giudici accolgono la sospensiva, ma visti gli interessi in gioco e l'urgenza (possibile sfondamento del patto di stabilità) ammettono che si proceda alla firma del contratto, purché in esso si inserisca una clausola che preveda la risoluzione dello stesso se l'udienza di merito (di gennaio) dovesse essere negativa per il Comune di Orvieto. Patto di stabilità salvo? Sì, se l'aggiudicatario del bando di alienazione se la sentirà di firmare il contratto sapendo che potrebbe esser carta straccia tra meno di un mese.

Pubblicato il: 23/12/2011

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