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La targa del giovane piegata e nascosta nel Chiani

Nessuna traccia di Giovanni Topa, il giovane ventisettenne di Caivano la cui macchina in fiamme è stata scoperta il sei gennaio a Fabro. C'è un cellulare. Squilla ma non risponde. Il giallo s'infittisce.

Cronaca

Sempre a caccia di Topa. Si chiama così, Giuseppe Topa, il ventisettenne di Caivano in provincia di Napoli. Ha un nome noto ora a tutti il giovane la cui scomparsa è stata segnalata il 6 gennaio scorso quando la sua macchina venne ritrovata in fiamme nei pressi di Fabro. Questa mattina i subacquei dei carabinieri di Genova per due ore hanno scandagliato il Chiani per togliere ogni dubbio alle ipotesi di simulazione di reato fatte nei giorni scorsi dagli inquirenti. Ed infatti non solo non è stato trovato il cadavere del ragazzo ma, in un canale di scolo, sono state rinvenute le due targhe (quella anteriore e posteriore) dell'auto. Piegate in due, quasi a nascondersi a vicenda. Questo fatto è stato giudicato un ulteriore segno della volontà di far scomparire tracce utili a ritrovare Giuseppe Topa. Le indagini in atto, in questa fase, sono atte a verificare lo stato patrimoniale del ventiquattrenne napoletano. Uno dei motivi della sua scomparsa potebbe essere, infatti, quello di un forte indebitamento. Magari per questo motivo il giovane avrebbe deciso di far perdere ogni traccia di lui. Oppure qualcuno lo avrebbe costretto a scomparire. Si è anche saputo che esiste un numero di cellulare appartenente al ragazzo. Il cellulare squilla ma all'altro capo nessuno risponde. Infine, tra le altre cose, non è cambiato l'atteggiamento della famiglia che sembra guardare con grande distacco quella che per qualsiasi altra famiglia potrebbe essere vissuta come un'autentica tragedia. Insomma, se da una parte il giallo sta svelando qualche sua trama, dall'altra parte nuovi scenari lo rendono ancora più misterioso.

Pubblicato il: 17/01/2004

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