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CANAPA E CALCECANAPULO

Dal passato glorioso, quando lo Stato di Orvieto all'Esposizione universale di Parigi del 1855 si era distinto per la qualità dei suoi prodotti in canapa, oggi la canapa non solo è passata di moda, addirittura viene demonizzata

di Santina Muzi

Tecnica antica quella di usare la canapa miscelata con la calce. E non solo per dipingere affreschi sulle pareti delle chiese e immagini da porre ai crocevia nelle edicole sacre per la devozione dei pellegrini del passato. Calce e canapulo anche per la costruzione di mattoni destinati a case e ponti, come confermano le recenti scoperte avvenute in Francia, quali il ponte del periodo merovingio realizzato con un conglomerato di calce e canapa, e la casa del 1700 nei pressi di Reims che per la sua specificità è passata alla storia.

Oggi, che i cambiamenti climatici sono sempre più evidenti, come mostra quest'autunno dalle temperature di fine estate e, soprattutto, con le tempestose alluvioni che hanno interessato varie regioni italiane, è ancora più indispensabile darsi una mossa e tornare il più possibile a comportamenti rispettosi della natura perché in linea di massima tanti degli eventi sono causati dai nostri comportamenti. E siccome, come afferma Zaccanti, il suolo non appartiene solamente al proprietario del terreno ma è patrimonio di tutti, siamo in definitiva tutti coinvolti per la sua salvaguardia.

E così si ritorna al discorso della canapa.

La canapa ha delle caratteristiche fantastiche: un ettaro di canapa assorbe tanta anidride carbonica quanto tre - quattro ettari di bosco! E la canapa è un prodotto stagionale, con un ciclo vitale più breve, ad esempio, di quello del pomodoro e degli ortaggi più in uso da noi. Dopo la semina germoglia quasi subito e in quattro mesi raggiunge il massimo sviluppo... Un pioppeto, prima di poter essere tagliato, deve raggiungere vari decenni di vita. Perché non tornare alla pasta di canapa per fare la carta?

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Dal passato glorioso, quando lo Stato di Orvieto all'Esposizione universale di Parigi del 1855 si era distinto per la qualità dei suoi prodotti in canapa, oggi la canapa non solo è passata di moda, addirittura viene demonizzata per il contenuto di THC, l'allucinogeno che dà origine alla marijuana. Benché per legge siano ormai in uso semi con il contenuto di THC inferiore allo 0,2%, la procedura per la coltivazione non è delle più semplici. Soprattutto in Italia. All'estero c'è stata la rivalutazione della pianta, soprattutto in Francia e Germania, dove in particolare viene utilizzata prevalentemente nell'edilizia. Si parla di materassini di canapa, di pannelli isolanti termoacustici,.... il tutto realizzato sia con la parte legnosa che con la fibra corta miscelate con la calce.

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Perché no? Bisognerebbe trovare qualcuno che, di questi tempi di crisi anche per il petrolio, abbia il coraggio di investire sulla canapa.

Intanto per gli interessati segnalo la conferenza di Milano in cui in maniera approfondita si parlerà di canapa, isolanti naturali e terra cruda.

Pubblicato il: 14/12/2011

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