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'Per sostenere i diritti degli ultimi'. Così dice monsignor Scanavino al convegno su 'Obiettivo salute'. Tra una polemica e l'altra

Con queste parole del nuovo Vescovo di Orvieto apre l'incontro 'obiettivo salute' organizzato da Forza Italia. Polemiche sulla partecipazione di Evasio Gialletti - Presidente del Consiglio Comunale - e del direttore generale della Asl D'Ingecco

Approfondimento

Simona Coccimiglio
La salute è un obiettivo fondamentale che riguarda tutti. Sono qui per sostenere la voce e i diritti degli ultimi". È il nuovo vescovo di Orvieto, Monsignor Giovanni Scanavino, nel suo primo intervento pubblico, ad aprire la tavola rotonda, sui temi della salute nel comprensorio orvietano, organizzata ieri pomeriggio dai coordinamenti comunale e regionale di Forza Italia."Il nostro intento - spiegano gli organizzatori dell'evento - è quello di contribuire alla realizzazione del programma sanitario locale confrontandosi in un dibattito aperto con i responsabili del settore sanità e con i diretti interessati alle problematiche socio - assistenziali". All'incontro, nella cornice offerta dalla Sala degli Archi del Palazzo dei Sette, hanno partecipato significative figure istituzionali locali. Denio D'Ingecco, il direttore generale della ASL di Terni, Evasio Gialletti, presidente del Consiglio comunale di Orvieto, Paolo Filippini, responsabile sanità di Alleanza Nazionale. Ma a suscitare pesanti polemiche, destinate ad alimentare il già rovente clima politico sulla Rupe, la partecipazione alla tavola rotonda di Evasio Gialletti. Puntuale nello stigmatizzare il comportamento del presidente della massima assemblea cittadina - che il mese scorso aveva previsto una seduta aperta proprio sui temi della sanità, poi rinviata per l'indisponibilità sopravvenuta del Direttore Generale - il consigliere della Margherita Maurizio Conticelli."Proprio mentre si era in attesa di concordare il nuovo appuntamento del Consiglio Comunale, prendiamo atto dell'iniziativa di una forza politica che da parte sua giustamente svolge attività sui temi che interessano la cittadinanza, ma mai ci saremmo aspettati di vedere coinvolto il vertice della massima assise cittadina, cioè di colui che avrebbe dovuto per primo tutelare gli interessi, il profilo ed il ruolo dell'Assemblea elettiva.
La caduta di stile - tuona Conticelli - non è nuova al Presidente del Consiglio Comunale di Orvieto, che cade nell'ennesima gaffe istituzionale provocando profondi sentimenti di disapprovazione da parte di altri consiglieri".

Pubblicato il: 16/01/2004

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