Scozia- Italia: 2 a 0. Andati in fumo tra il 2008 e il 2011 3,1 milioni di euro

ORVIETO - Scozia- Italia: 2 a 0. Con 3,1 milioni di euro andati in fumo tra il 2008 e il 2011. È questa la conclusione a cui è giunto ieri mattina Massimo Gnagnarini nel suo intervento alla conferenza sugli swap indetta dall'ex sindaco Cimicchi, conferenza alla quale hanno preso parte anche Loris Nadotti, Ordinario di Economia degli intermediari finanziari alla Facoltà di Economia dell'Università di Perugia e Carlo Mari, Ordinario di Metodi matematici per la Finanza all'Università di Chieti. Secondo Gnagnarini il sistema scelto dall'amministrazione per uscire dagli swap Rbs, ovvero la negoziazione, produrrebbe per il Comune il "riaccollo delle perdite generate dai contratti superstiti non più coperti dai mirror estinti, perdite che sommate al prezzo di estinzione eguagliano quelle accertate prima dell'accordo. In altre parole - sostiene Gnagnarini - gli swap di Rbs sono stati surrettiziamente estinti al loro valore di mercato con danno alle casse comunali". "Ci hanno fregato nel 2007 - ha detto ancora Gnagnarini - rifilandoci uno swap collar che condannava il Comune a pagare sempre e a prendere mai e ancora adesso, a ottobre 2011, facendosi pagare, mascherandolo da accordo di favore, un prezzo di estinzione che è invece sostanzialmente pari a quello del valore di mercato del contratto". In apertura dell'incontro l'ex sindaco Cimicchi ha confermato la sua disponibilità a confrontarsi nelle eventuali primarie in vista delle amministrative e ha sottolineato la totale assenza di una politica delle entrate nel Bilancio del Comune di Orvieto. Cimicchi, anche in riferimento alle missive del Corvo, ha parlato di "una città malata".