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Senza assessore e senza sindaco, i sindacati firmano il contratto integrativo per il 2011

Continuano le polemiche roventi in merito alla tenuta della maggioranza che ha vacillato di fronte all'approvazione della manovra di assestamento

ORVIETO - Senza assessore e senza sindaco, i sindacati firmano il contratto integrativo per il 2011, mentre continuano le polemiche roventi in merito alla tenuta della maggioranza che ha vacillato di fronte all'approvazione della manovra di assestamento. Sono giorni caldi per il governo Concina, con Orvieto libera - e più nello specifico Rosmini e Ranchino - che reclama attenzione e qualche fibrillazione di troppo nella compagine del sindaco. Il nodo delle dimissioni di Rosmini dovrebbe dipanarsi in queste ore con gli incontri politici che si stanno susseguendo, dopo che giovedì sera i sindacati hanno firmato con l'amministrazione l'accordo integrativo 2011 per il personale. Assenti tanto il vicesindaco, quanto il sindaco. Ufficialmente il primo per impegni di lavoro, il secondo per impegni istituzionali. Non era in discussione la revisione delle posizioni organizzative - oggetto del contendere della burrasca in atto - rispetto alla quale l'amministrazione ha però assicurato che presenterà la propria proposta in tempi brucianti. A giorni, è stato detto. Segno che, ostentato o reale, c'è un certo ottimismo sul buon esito della vicenda Rosmini. Che il momento sia delicato lo conferma anche un intervento del Pdl, un appello a fare quadrato attorno al sindaco e alla giunta con senso di responsabilità. "Come in tutte le compagini politiche ci possono essere momenti di frizione che devono essere superati con il confronto e la sintesi di posizioni" afferma tra l'altro il partito di Olimpieri. Le opposizioni infieriscono. "Nonostante i toni sempre più trionfalistici, l'amministrazione Concina cade a pezzi - affermano congiuntamente i capigruppo Giuseppe Germani (Pd), Evasio Gialletti (Psi) e Cecilia Stopponi (Prc) - dopo le dimissioni degli assessori Calcagni, Barberani e Sciarra, ora vengono a più voci annunciate quelle del vicesindaco Rosmini, tra i maggiori sostenitori di Toni Concina. Quattro assessori in appena due anni di vita amministrativa che se ne vanno sbattendo la porta sono il sintomo di un male profondo e il risultato di una campagna elettorale tutta basata su promesse poi puntualmente non mantenute". Quanto alla difficile seduta di bilancio di mercoledì, questa la lettura delle minoranze: "È stata scritta un'altra brutta pagina di storia orvietana, segnata peraltro da forti tensioni e da toni esasperati da parte di una maggioranza che non rappresenta ormai che se stessa. L'amministrazione Concina non si ferma neanche di fronte all'evidenza dei fatti. Il Collegio dei revisori dei Conti definì a luglio il bilancio incongruo e inattendibile. La Corte dei Conti ha dato in questi giorni l'ultimatum e ha definito "insostenibile" la situazione contabile ad Orvieto, rilevando che questa amministrazione in appena due anni ha raddoppiato il deficit pur chiedendo enormi sacrifici in termini di maggiore pressione fiscale e di minori servizi alla collettività. Invece di mettere a disposizione del sociale, delle famiglie, magari per diminuire il costo delle mense, ma soprattutto per assicurare i servizi sociali pur minimi alla persona, le poche risorse a disposizione, impegnano tempo e denaro per progettare come spostare a piazza della Repubblica il pozzo di piazza delle Erbe, tutto ciò in assenza totale di qualsiasi progetto condiviso e partecipato, che il Sindaco continua ad annunciare ed a non presentare".

Pubblicato il: 03/12/2011

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