Smacchi e Galanello sul piano di riassetto di Equitalia (PD) .' Occorre evitare di marginalizzare la nostra Regione'

Dal 1 luglio di quest'anno ha preso il via il piano di riassetto di Equitalia, destinato a ridurre entro fine anno da 16 a 3 gli agenti di riscossione del gruppo: Equitalia Centro, Nord e Sud. Il perimetro geografico di Equitalia Centro concorre ad un gettito di riscossione pari al 24 % del riscosso nazionale, nel 2010 le entrate sono state pari ad oltre 2 miliardi e 145 milioni di euro (+ 14 % rispetto al 2009) - così in una nota i consiglieri regionali Andrea Smacchi e Fausto Galanello.

Il piano di riassetto della società penalizza e marginalizza l'Umbria nella nuova compagine  Equitalia Centro.

Ciò che occorrerebbe scongiurare è la chiusura degli sportelli territoriali a partire da quelli di Gubbio ed Orvieto, che sono i più a rischio, evitando così di concentrare tutta l' opera di riscossione nei due capoluoghi di Provincia, Perugia e Terni.

Dopo ciò che rischia di  accadere per gli uffici giudiziari, di cui da tempo si paventa la chiusura delle sedi distaccate, si profila un altro possibile impoverimento di servizi per la nostra Regione ed in particolare per i suoi territori più marginali.

In questo contesto- proseguono i consiglieri -  che vede peraltro i lavoratori esattoriali umbri impegnati in una battaglia per chiedere una maggiore qualità dei servizi ai cittadini e maggiori investimenti in formazione professionale, oltre che un rafforzamento degli organici nelle attività al pubblico, riteniamo molto utile che la Giunta regionale si adoperi la convocazione di un tavolo istituzionale di concertazione dove discutere e definire assetti e qualità dei servizi e di riscossione dei tributi nella nostra regione.

A tale scopo - concludono i consiglieri -  abbiamo  presentato un ' interrogazione alla Giunta Regionale al fine di sollecitare interventi urgenti che possano consentire il mantenimento di tutti gli sportelli presenti sul territorio della Regione a partire da quelli di Orvieto e Gubbio, individuati come i primi da dismettere da parte della società Equitalia.