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Carabiniere accusato di stalking patteggia 30mila euro

Ieri mattina la conclusione della vicenda giudiziaria con un patteggiamento a quattro mesi convertito in trentamila euro di multa

ORVIETO - Ha patteggiato una pena pecuniaria di trentamila euro il carabiniere accusato di stalking. Per lui è andato a buon fine il secondo tentativo di patteggiamento. La difesa del militare, sostenuta dall'avvocato Pierluigi Coruzzi, si era vista rifiutare dal giudice una precedente istanza di patteggiamento a due mesi e 20 giorni da convertire in una pena pecuniaria di ventimila euro. Il magistrato sostanzialmente aveva rigettato l'applicabilità delle attenuanti generiche. Ieri mattina la conclusione della vicenda giudiziaria con un patteggiamento a quattro mesi convertito in trentamila euro di multa. Non del tutto soddisfatta la parte civile rappresentata dall'avvocato Guglielmo Santarelli. "È il minimo. Mentre i fatti contestati sono gravi, tanto più perché commessi da un uomo in divisa" osserva Santarelli che ha annuncia comunque l'intenzione di andare avanti in sede civile con il risarcimento danni. La giovane coppia ha già incassato un piccolo anticipo nel corso di un primo approccio volto ad una conciliazione che poi non c'è stata. Il giovane carabiniere - D.G. le iniziali - a lungo in servizio ad Orvieto e attualmente trasferito nella Capitale, era stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver perseguitato dal novembre del 2009 al giugno del 2010 una famiglia che all'epoca viveva nel suo stesso palazzo. Tra gli episodi contestati: la ripetuta foratura delle gomme dell'auto, addirittura il sabotaggio dei freni della bicicletta dei bambini, il danneggiamento di un passeggino. Tutte accuse corroborate dalle immagini video di una telecamera che era stata installata all'interno del condominio e che ha ripreso il militare mentre era intento a compiere dispetti e danneggiamenti. Alla fine la famiglia ha denunciato tutto e si è vista costretta a cambiare casa. Le indagini sono state svolte dai colleghi orvietani del militare ai quali la giovane coppia alla fine aveva denunciato i fatti.

Pubblicato il: 30/11/2011

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