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Avviato l'iter per la pronuncia del dissesto finanziario del Comune di Orvieto

di Massimo Gnagnarini  "Devono prenderne coscienza i Consiglieri comunali che si vedrebbero rispediti a casa e soprattutto il Sindaco e gli assessori che, peraltro, per gli effetti punitivi della stessa normativa innovata, non potrebbero neanche più candidarsi alle prossime elezioni"

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di Massimo Gnagnarini

Si tratta dell'applicazione del Decreto Legislativo n. 149/2011 che impone alla Corte dei Conti, in caso di gravi comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria dell'ente, di formulare i rilievi del caso che se non risolti entro la prossima verifica ( 4/5 mesi) portano diritti allo scioglimento del Consiglio comunale e al commissariamento del Comune.

E' ciò che la Corte dei Conti ha contestato al Comune di Orvieto con l'invio della Deliberazione n. 166 dello scorso 10 novembre 2011.

Le criticità rilevate sono riassunte in dieci punti cardinali che evidenziano : " elementi concreti di una situazione finanziaria non rispondente a criteri di sana gestione".

Ancora " un bilancio fondato su previsioni che non si avverano porta ad avere un consuntivo necessariamente negativo. Se l'entrata prevista non si avvera la conseguente spesa non può essere attuata e necessariamente si crea un ulteriore buco non avendo l'Amministrazione a disposizione il necessario per far fronte alle spese ".

Ancora " E' necessario, pertanto, rivedere ed esaminare in un'ottica diversa tutta la strategia necessaria per conseguire il pareggio di bilancio ".

Ancora " non c'è nessuna misura correttiva tra quelle previste da anni che è andata a buon fine né purtroppo è sufficiente apportare qualche taglio, anche considerevole alla spesa, in quanto la differenza fra le entrate e le uscite è nella sostanza sproporzionata occorrono altri strumenti e altri rimedi per sanare una realtà ormai difficilmente sostenibile".

Le conclusioni della Corte dei Conti evidenziano che : "il bilancio basato su entrate non sicure come alienazioni patrimoniali, proventi per parcheggi, recupero evasione tributaria, rischia di non rispettare, come si è già verificato, la congruità e l'attendibilità contabile delle previsioni delle entrate e delle spese."

Qui, stavolta, mi preme sottolineare non tanto il veder riconosciute, dal massimo organismo di controllo, le medesime e precise obiezioni che più modestamente avanzai al momento dell'adozione degli ultimi bilanci del Comune di Orvieto. Qui c'è dell'altro! Ci deve essere la consapevolezza che è mutato il quadro normativo sul dissesto e che i cambiamenti necessari al modo di approcciare la questione del risanamento finanziario per evitare il commissariamento del comune non rivestono più carattere ordinatorio, ma piuttosto perentorio.

Devono prenderne coscienza i Consiglieri comunali che si vedrebbero rispediti a casa e soprattutto il Sindaco e gli assessori che, peraltro, per gli effetti punitivi della stessa normativa innovata, non potrebbero neanche più candidarsi alle prossime elezioni.

Stupisce, alla luce di tutto ciò, la calma piatta che si respira passeggiando per la città.

 

Pubblicato il: 30/11/2011

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