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Insieme possiamo dire basta!

Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Nota delle donne del PD di Orvieto

foto di copertina

Insieme possiamo dire basta!

Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ma non basta. Un solo giorno non basta per costruire una trasformazione culturale: nel linguaggio, nell'immaginario sulla donna, nelle abitudini quotidiane, nel lavoro, nell'approccio al problema della violenza, insomma una vera e propria rivoluzione culturale che consenta alle donne di vivere libere dalla paura. Un giorno non basta per estirpare stereotipi sul corpo delle donne che mortificano l'identità femminile e che vengono diffusi tutti i giorni in tutti i luoghi della comunicazione. Per cambiare bisogna comprendere le radici del disagio maschile e femminile ed elaborare proposte per favorire un vero e proprio mutamento culturale; per cambiare serve impegno e assunzione di responsabilità di tutta la società e della politica.

La violenza contro le donne non è un problema delle donne ma riguarda l'intera collettività, è una violazione dei diritti umani grave e diffusa che tocca la vita di tantissime donne e rappresenta un ostacolo al raggiungimento dell'uguaglianza. L'eliminazione di questa forma di violenza deve essere priorità del governo nazionale e dei governi locali.

Soltanto nei primi nove mesi del 2011 sono state uccise in Italia 92 donne (dato in crescita rispetto alle 127 del 2010) per la maggior parte cittadine italiane, come chi fa loro violenza, in più del 70% dei casi cittadino italiano, lo specifichiamo per sfatare lo stereotipo che vede le vittime di violenza e i violentatori come stranieri, distanti culturalmente e socialmente dagli usi e costumi del nostro Paese. Luoghi comuni che hanno la grave responsabilità di prospettare sicurezza proprio là dove statisticamente può risiedere il pericolo: fra le mura domestiche, esercitato da uomini con i quali le donne hanno o hanno avuto un legame profondo. Questi omicidi si consumano per il 96% in famiglia e in più dell'80% dei casi le donne muoiono prevalentemente per mano dei loro partner o ex (mariti, amanti, conviventi).

Storie familiari dal copione già visto, che i pochi Centri antiviolenza attivi in Italia da anni sottopongono all'attenzione pubblica chiedendo adeguate misure di prevenzione e di protezione.

Il femmicidio non è un "delitto passionale" compiuto da persone in preda a raptus o follia: nella maggior parte dei casi viene commesso dal partner dopo anni di violenza o di stalking. Le difficoltà che le donne incontrano a denunciare gli episodi di violenza di cui sono vittime rendono il numero delle denunce irrisorio rispetto all'effettiva incidenza di tali episodi nella vita quotidiana della popolazione femminile. Le statistiche riflettono in realtà la propensione alla denuncia delle donne che subiscono violenza più che la dimensione reale del fenomeno. Troppo spesso, infatti,  le donne sono ancora considerate responsabili e/o complici della violenza che subiscono dentro e fuori la famiglia, senza che vengano valutate le immense difficoltà a cui vanno incontro quando cercano di sfuggire al comportamento violento e di proteggersi.

 

Il territorio umbro ospita da anni esperienze positive come il Centro di Pari Opportunità regionale e il Telefono Donna che  gestiscono da anni, con professionalità e attenzione i servizi rivolti alle donne in difficoltà, ma anche tante associazioni e gruppi di donne, attivi anche nella nostra città,  che hanno saputo con tenacia e costanza, tenere alto il livello di attenzione sui temi che gravitano intorno a questo fenomeno sociale e che devono essere considerati osservatori privilegiati sulla stima dell'entità e dello spessore qualitativo delle violenze,  in quanto luoghi che fondano il loro lavoro sulla relazione con la donna in difficoltà, privilegiando le sue percezioni e il suo punto di vista.

Siamo convinte che debbano essere previste specifiche azioni per il sostegno a queste realtà che operano localmente nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno della violenza, che è un problema emergenziale su cui occorre investire risorse, che non può esser ignorato e va contrastato anche con l'approvazione in tempi brevi di una Legge Regionale contro la violenza di genere. 

Le Donne del PD di Orvieto.

 

Pubblicato il: 30/11/2011

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