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L'intervento dei pendolari

È in svolgimento, presso il palazzo comunale di Orvieto, l'incontro dei pendolari con il dirigente di Trenitalia. Seguiamolo in diretta

Approfondimento

L'intervento con cui i pendolari hanno aperto l'incontro con Vincenzo Saccà. Inizia il confronto

"Il ringraziamento dei pendolari di Orvieto va a quanti tra le istituzioni oggi presenti hanno affiancato la richiesta da noi avanzata di trovare una soluzione alla questione che sta da tempo esasperando i cittadini orvietani, del comprensorio e dei comuni vicini che utilizzano quotidianamente il servizio Trenitalia. In particolare ringraziamo il Comune di Orvieto ed il vice Sindaco Stefano Mocio. Ringraziamo anche le associazioni dei consumatori ed i giornalisti che non ha mai mancato nel riportare le nostre vicende. Oggi dall'incontro con Trenitalia e nello specifico con il Dott. Vincenzo Saccà ci attendiamo delle risposte. Nessuno di noi vuole perdere del tempo né far perdere del tempo agli altri, pertanto abbiamo avanzato delle richieste che sono al minimo del rispetto di un servizio di trasporto che rispetti le esigenze di una numerosa clientela. Ricordiamo soltanto che i numeri di riferimento della stazione di Orvieto, come premessa a tutte le nostre richieste, sono di 1.050 abbonamenti mensili (800 emessi dalla stazione di Orvieto e gli altri nelle agenzie di viaggio presenti sul territorio) e di oltre 800 biglietti giornalieri per un fatturato di circa 5 miliardi annui di vecchie lire. La piattaforma delle nostre richieste, contenuta in un documento diffuso nei giorni scorsi, tiene quindi conto delle reali ed effettive esigenze di trasporto quotidiano emerse dal confronto con i viaggiatori e dall'esperienza di anni di pendolarismo. Sono esigenze che rispondono alle necessità di chi si muove prevalentemente per ragioni di lavoro ed è quindi legato ad orari spesso rigidi dettati dalle norme previste dai contratti collettivi nazionali. Il trasporto offerto da Trenitalia nell'ultimo anno è stato assolutamente insufficiente alle nostre esigenze e soprattutto la situazione è andata ad aggravarsi con l'ultimo cambio di orario avvenuto il 14 dicembre scorso. Pertanto le nostre quattro richieste, contenute dettagliatamente nel documento in vostro possesso sono rivolte a far si:

1. che venga ripristinato un servizio di trasporto, che la città di Orvieto ha sempre avuto, nella fascia oraria delle 7.00 della mattina per Roma Termini in modo da permettere a molti lavoratori di essere a Roma entro le 8.00;

2. che vengano rese possibili le condizioni di rientro da Roma. Con il cambio orario il rientro è offerto con IC prevalentemente provenienti dal Sud e quindi con ritardi strutturali e quotidiani che raggiungono di media i 20 - 30 minuti e anche i treni che si formano a Roma sono sempre in ritardo, fanno fermata ad Orte, danno priorità agli Eurostar e sono quasi tutti impostati sulla vecchia linea ferroviaria Roma - Firenze. Con il cambio di orario è stato soppresso un altro treno IC (16.10), anticipato un IC che aveva un'alta fascia di utenza (17.59) ed il rientro serale con i treni delle 18.47 (proveniente da Napoli) e con l'Euro night delle 19.52 è ogni girono un'avventura;

3. che sia garantito un trasporto migliore nella tratta Orvieto Firenze;

4. che si tenga conto del forte disagio causato ai lavoratori turnisti con la soppressione sabato, domenica e festivi dei treni delle 4.27 e delle 5.12 della mattina, problema ulteriormente aggravato dalla soppressione del treno delle 5.02. Sarebbe indispensabile per quei lavoratori che svolgono lavori su turni prevedere una fermata di un treno dopo le 20.30, ad esempio potrebbe essere il caso dell'Euro night per Monaco in partenza da Roma alle 21.37 (tra questa categoria di pendolari rientrano ad esempio i dipendenti dell'ATAC di Roma e gli stessi ferrovieri.


A queste poche ma essenziali richieste si aggiunge la pretesa di un servizio che corrisponda alla carta dei servizi di Trenitalia e al corrispettivo che paghiamo anticipatamente con il nostro contratto di abbonamento: si esige un trasporto sicuro. E questo è un aspetto su cui purtroppo constatiamo ogni giorno le difficoltà. E vogliamo un trasporto puntuale, perché un ritardo tutti i giorni sullo stesso treno di 20/30 minuti non è una casualità ma la conferma di gravi problemi strutturali che devono essere assolutamente risolti.

In conclusione, anche in considerazione del fatto che Orvieto è posizionata nell'unica tratta ferroviaria che non dovrebbe risentire dei problemi strutturali che ha la rete ferroviaria italiana in molte regioni, in quanto la Roma Firenze è l'unica linea ad alta velocità, riteniamo che ragionevolmente si possano e si debbano trovare delle soluzioni. Siamo qui per ascoltare."

Pubblicato il: 13/01/2004

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