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Al Santa Maria della Stella è attivo l'ambulatorio di Medicina del Dolore

Da aprile, nel silenzio quasi totale. Lo dirige il nuovo primario di Anestesia e Rianimazione, Tommaso Ciacca che alle terapie del dolore e al parto indolore ha dedicato buona parte della propria attività lavorativa. L'ambulatorio conta già su 300 accessi. Misurazione dl dolore in corsia. Ma inizia la formazione anche per attivare il parto indolore

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - L'assenza del dolore non solo rende più sopportabile la malattia, ma aiuta la guarigione. La sua cura inoltre impedisce che da sintomo, il dolore, si trasformi in malattia. Eppure, a dispetto delle ricerche ormai trentennali, il dolore è uno dei problemi medici meno riconosciuti. E meno curati. Ad Orvieto, però, da qualche mese si è fatto un grosso passo in avanti. Da aprile, nel silenzio quasi totale, è attivo presso il Santa Maria della Stella, l'ambulatorio di Medicina del Dolore. Lo dirige il nuovo primario di Anestesia e Rianimazione, il dottor Tommaso Ciacca che alle terapie del dolore e al parto indolore ha dedicato buona parte della propria attività lavorativa.

 

Aperto ufficialmente dal primo di aprile, l'ambulatorio conta già su 300 accessi, un numero importante, considerando la scarsa informazione che c'è ancora tra medici di base e popolazione. Ad essere trattati dall'equipe, composta da 3 medici e un'infermiera, sono il "dolore cronico benigno" (lombalgie, artrite, artrosi, rachialgia, dolore post trauma, herpes zoster) e il "dolore oncologico". "L'obiettivo - spiega il dottor Tommaso Ciacca - è interrompere il circolo vizioso del dolore che se non curato adeguatamente finisce per influire negativamente su tutti gli aspetti della salute e del benessere del paziente". "Il servizio - prosegue il direttore sanitario, il dottor Ermete Gallo - amplia l'offerta dell'emergenza urgenza ed è un ulteriore, importante, passo nel percorso di personalizzazione e umanizzazione del paziente". Si praticano prevalentemente infiltrazioni epidurali, mesoterapia, agopuntura.

 

Oltre all'attività di ambulatorio - cui accedono prevalentemente anziani over 70 ma anche giovani magari operati che fanno lavori pesanti - la novità è che la medicina del dolore è entrata anche in corsia. "In tutti i reparti - spiega Ciacca - si fa la rilevazione del dolore che viene misurato e monitorato nel corso del ricovero tramite apposite scale". Il dolore è diventato insomma un parametro che entra in cartella clinica alla pari della pressione arteriosa o della febbre. Non sfuggirà un altro aspetto innovativo, ovvero l'approccio multidisciplinare perché in un percorso efficace di medicina del dolore occorre mettere a sistema - e non è sempre facile - molte professionalità, il medico di base, il fisiatra, il neurologo, il radiologo.

 

L'obiettivo è quello di arrivare nel medio termine ad attivare anche il parto indolore. Mancano ancora requisiti fondamentali, come la presenza di tutte le figure necessarie 24h su 24. A dicembre però partirà un percorso formativo per medici e ostetriche. Per il Santa Maria della Stella, a dispetto di quanto si dice, infatti, non sarebbe in discussione né il punto nascita, né la classificazione dell'emergenza urgenza. Eppure i nodi da sciogliere sono ancora tanti. Ciacca, in particolare, segnala "la necessità dell'ospedale di aprirsi alla rete regionale, all'Università, da un punto di vista culturale e formativo. Solo così - dice - potrà attivare fino in fondo la propria unicità nel contesto regionale ovvero quella di ospedale dell'emergenza urgenza". 

 

 

 

 

 

Pubblicato il: 30/11/2011

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