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Borseggi in autogrill. Arrestati dalla Polstrada di Orvieto. Per la seconda volta

In manette anche una parente della donna, 29 anni ma già con un bel curriculum alle spalle: il primo furto a 15 anni. Tutti gli arrestati hanno una fedina tutt'altro che immacolata

foto di copertina

ORVIETO - "Ma sempre voi? E sempre a quest'ora? Vorrà dire che ad Orvieto torneremo solo per vedere il Duomo". Marito e moglie di Eboli - B.D. e A.M. le iniziali, rispettivamente di 59 e 46 anni - hanno accolto così gli agenti della polizia stradale di Orvieto che questa settimana sono andati a stringere loro le manette ai polsi a seguito di un'indagine su borseggi in autogrill. In manette anche una parente della donna, 29 anni ma già con un bel curriculum alle spalle: il primo furto a 15 anni. Tutti gli arrestati hanno una fedina tutt'altro che immacolata. Gli inseparabili coniugi, complici nella vita privata come negli "affari", vantano decine di arresti tutti per precedenti specifici.

Anche la polstrada di Orvieto è tornata ad arrestarli dopo due anni per gli stessi identici reati tranne che stavolta oltre al furto aggravato viene contestato loro anche la violazione della legge sull'utilizzo di titoli di credito perché dopo il borseggio del portafogli, sono anche riusciti a prelevare al più vicino bancomat. Ad incastrarli un furto commesso il 28 maggio scorso all'autogrill di Fabro, sebbene gli investigatori stiano svolgendo indagini su un'altra quindicina di colpi. Nell'episodio in questione è stato d'aiuto un attento esame dei filmati delle telecamere, dal quale gli agenti sono risaliti con relativa certezza alla 46enne arrestata nel 2009.

La banda era solita sfuggire abilmente alle telecamere, poi le donne entravano in azione, mentre l'uomo preparava l'auto per la fuga. A Fabro erano stati particolarmente fortunati in quanto non solo erano solo riusciti a sfilare un portafogli ad un romano con 500 euro in contanti ma trovando anche un promemoria con il pin avevano pensato di fare anche due prelievi da 250 euro cisacuno presso il bancomat del centro commerciale Etrusco di Chiusi.

L'indagine è stata illustrata ieri mattina dal sostituto commissario Stefano Spagnoli, affiancato per l'occasione dal nuovo comandate provinciale della Polstrada, Katia Grenga (nella foto).

Pubblicato il: 30/11/2011

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