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La Corte dei Conti al Comune di Orvieto, basta alienazioni

Il documento fa riferimento all'esercizio 2010 chiuso - è bene ricordare - con un disavanzo di oltre 10 milioni di euro. I giudici, nella delibera, sottolineano quindi la necessità di impostare una strategia complessiva per risanare i conti. Una situazione che viene definita "ormai insostenibile" e che così "seguitando porterà il Comune all'impossibilità di andare avanti"

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ORVIETO - Basta con le alienazioni, il Comune di Orvieto trovi una strategia complessiva per sistemare il bilancio. È questo il messaggio perentorio contenuto all'interno della delibera che la Corte dei Conti - sezione controllo - ha fatto recapitare in questi giorni in Comune. Il documento fa riferimento all'esercizio 2010 chiuso - è bene ricordare - con un disavanzo di oltre 10 milioni di euro. L'organismo di controllo della Corte dei Conti, dopo aver esaminato le carte e dopo essersi anche confrontato verbalmente con il consigliere delegato al Bilancio, Pier Giorgio Pizzo (in luogo dell'assessore al Bilancio Maurizio Romiti), ha messo nero su bianco le proprie considerazioni. Stando a quanto trapela, in via per il momento ufficiosa, i giudici avrebbero sì giudicato "utili" i provvedimenti intrapresi dall'amministrazione per risanare i conti, ma avrebbero anche fatto notare come non possa tutto ruotare attorno alle alienazioni. Le vendite del patrimonio richiedono lungaggini burocratiche e per giunta i risultati non sono sempre certi. Non a caso solo uno dei tanti tentativi di dismissione del patrimonio comunale è andato finora a buon fine (la Farmacia comunale). I giudici, nella delibera, sottolineano quindi la necessità di impostare una strategia complessiva per risanare i conti, una strategia la cui individuazione non può più essere rinviata. Compito difficile, certo, come ammettono gli stessi giudici, ma anche "l'unico e ultimo modo" per risolvere una situazione che viene definita "ormai insostenibile" e che così "seguitando porterà il Comune all'impossibilità di andare avanti". Le parole della Corte dei Conti si traducono in un diktat: ulteriore contenimento della spesa. Ma anche individuazione di nuove entrate. Nulla di nuovo? Non proprio. I giudici hanno insistito altre volte su questi aspetti, ma l'utilizzo di termini come "unico e ultimo" trasformano il recente richiamo dell'organismo di controllo in un vero e proprio ultimatum. Bisognerà inevitabilmente tenerne conto nelle settimane in cui stanno per iniziare gli incontri con i dirigenti per la redazione del preventivo 2012. Intanto, mercoledì c'è stato in Comune un primo incontro tra amministratori e dirigenti: al centro la prevista riduzione dell'indennità di risultato. Un sacrificio che secondo le indiscrezioni che trapelano dalla riunione è stato accettato, con una formula di compromesso e nella logica che tutti - cittadini (senza alcuna responsabilità) in primis - stanno facendo la loro parte.

Pubblicato il: 30/11/2011

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