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Un altro stop al terzo calanco

Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità le controdeduzioni alle osservazioni di una variante più ampia al prg che, tra le altre cose, riporta un'area Le Crete da zona destinata ad impianti tecnologici (F) a zona agricola (E) con presenza di bosco

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ORVIETO - Un altro stop al terzo calanco: il consiglio comunale ha approvato all'unanimità le controdeduzioni alle osservazioni di una variante più ampia al prg che, tra le altre cose, riporta un'area Le Crete da zona destinata ad impianti tecnologici (F) a zona agricola (E) con presenza di bosco. Nella delibera si parla di "mero errore materiale e informatico". È di fatto un'ulteriore porta in faccia alla possibilità di Sao - Acea di ipotizzare l'ampliamento della coltivazione della discarica, dopo il vincolo apposto sull'area l'estate scorsa. "La variante - ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Leonardo Brugiotti riferendosi alla pratica nel suo complesso - corregge alcune incongruenze risultate dalla sovrapposizione delle aree boscate previste dallo strumento urbanistico vigente e l'orto foto 2005, ovvero chiarisce le aree "bosco" che sono tali indipendentemente dalla zona in cui il Prg le destina, eliminando così incertezze e-o ambiguità". Hanno espresso soddisfazione Carlo Tonelli, Oriano Ricci (Pd), Cecilia Stopponi (Prc) e Evasio Gialletti (Socialisti). Quest'ultimo in particolare si è espresso così: "La variante sulle aree boscate che giunge alla definitiva approvazione scongiura altre sorprese sgradite sorprese". La stessa soddisfazione arriva dal Coro (Coordinamento orvietano rifiuti zero). Un provvedimento, affermano gli ambientalisti che "esclude a priori qualsiasi ipotesi di intervento di ampliamento della limitrofa discarica". Il Coro approfitta anche per chiedere lumi sulla "riorganizzazione del porta a porta su tutto il territorio comunale" e sulle "motivazioni dell'aumento della tassazione dei rifiuti che - dicono - risultano incomprensibili".

Pubblicato il: 13/11/2011

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