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Centro Studi. Il Pd vuole sapere che fine farà

Interrogazione al sindaco

In merito alla questione del Centro Studi Città di Orvieto, ma soprattutto viste le indiscrezioni uscite sulla stampa locale, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico chiede alcune delucidazioni all'Amministrazione comunale presentando la seguente interrogazione.

 

 

 

Al Presidente del Consiglio Comunale

Comune di Orvieto

 

Oggetto: Interrogazione ai sensi dell'art. 30, comma 1 del Regolamento Consiglio Comunale:
CENTRO STUDI "CITTA' DI ORVIETO"

Premesso che

il Centro Studi "Città di Orvieto" è una risorsa culturale per il nostro territorio, per la provincia di Terni e l'Umbria intera;

Considerato che

-          la "mission" del CSCO, fin dalla sua costituzione,  è stata quella di promuovere, concorrere alla progettazione, accogliere e gestire corsi di studio di alto livello con l'intento, oltre che di arricchire culturalmente la nostra città e di aprirla sempre di più a proficui scambi e a vivaci relazioni internazionali, trasformandola da "Città del Casermone"a "Città della Conoscenza", anche di farne un'occasione di sviluppo per l'economia del nostro territorio.

Visto che

-          dall'insediamento della nuova Giunta Comunale, il CSCO è stato oggetto di cambiamenti sia nella sua stessa denominazione, (da Fondazione per il Centro Studi a Orvieto Studi) che negli indirizzi strategici e nella stessa location, tra l'altro ad oggi ancora non individuata, senza aver ben chiaro quali obiettivi s'intendono perseguire con questa struttura finalizzata - per statuto - a promuovere qualificate iniziative di alta formazione e di ricerca in collaborazione con università ed istituzioni culturali e scientifiche a livello nazionale ed internazionale;

-          dalla stampa locale di questi ultimi giorni si apprende addirittura la volontà di porre in liquidazione la Fondazione per il Centro Studi "Città di Orvieto" per dare vita ad un nuovo organismo pubblico - privato (in verità, molto più privato che pubblico) dai contorni giuridici ed organizzativi alquanto nebulosi.

Chiede alla Giunta

1.   quali sono gli importi delle quote di partecipazione erogate dal Comune di Orvieto, nella sua qualità di socio fondatore, alla Fondazione CSCO negli anni 2010 e 2011;

2.   se reputa il Centro Studi "Città di Orvieto" un'eccellenza del nostro territorio, da salvaguardare, consolidare e rilanciare, nell'interesse della Città e della vasta area territoriale interregionale che su di essa gravita, anche per non disperdere il cospicuo patrimonio di relazioni, di rapporti di cooperazione con università ed istituzioni culturali italiane e straniere, di certificazioni ed accreditamenti quale agenzia formativa riconosciuta e di competenze professionali acquisite negli anni dal personale che vi opera;

3.   poiché sulla stampa vengono evidenziati debiti del CSCO molto importanti, si chiede all'Amministrazione del Comune di Orvieto, in qualità di socio fondatore: la motivazione della tardiva presentazione del bilancio consuntivo del CSCO dell'anno 2009 e la finora non avvenuta presentazione del bilancio consuntivo  2010; l'entità del debito del CSCO e la cronistoria della formazione di tale debito;

4.   di illustrare al Consiglio Comunale il progetto dell'Amministrazione Civica in merito al futuro del Centro Studi "Città di Orvieto";

5.   se, in ordine a dette prospettive di futuro, ha acquisito l'orientamento ed, eventualmente, la disponibilità a cooperare positivamente dell'altro socio fondatore, la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto;

6.   se ed in quale modo intende condividere la ricerca di possibili soluzioni positive con la Provincia di Terni, socio aderente dal 2001, e con la Regione dell'Umbria, in quanto Istituzione titolare del coordinamento del sistema integrato dell'alta formazione e soggetto che, nello specifico, ha manifestato l'intenzione di sostenere le attività di ricerca e di formazione nell'ambito della sicurezza alimentare promosse dal CSCO attraverso il CERSAL, centro di eccellenza riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità;

7.   se, riguardo al futuro del Centro Studi, intende ricercare il positivo concorso delle forze politiche, delle istituzioni ed organismi culturali, delle organizzazioni rappresentative dell'economia e del lavoro, delle imprese e degli istituti di credito presenti nel territorio orvietano;

8.   come intende onorare gli impegni poliennali assunti con le convenzioni stipulate e garantire il proseguimento delle attività in corso e di quelle già programmate per un 2012 ormai alle porte, con particolare riguardo al 6° Corso di alta formazione in Gestione della Libreria della Scuola Librai Italiani, al 2° Corso della Scuola di Perfezionamento in Medicina Veterinaria Preventiva, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare, al 13° Corso della Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e dei corsi della University of Arizona e della Kansas State University (già iscritti 65 studenti per lo spring semester gennaio - maggio 2012; previsti oltre 100 per la summer school in maggio e giugno e 30 in autunno per il fall semester);

9.   quale sede sufficientemente capiente, funzionale e a norma per la formazione intende assegnare al Centro Studi affinché possa adeguatamente assolvere ai propri compiti istituzionali;

10.    come intende tutelare e valorizzare la risorsa rappresentata dal personale, formatosi e qualificatosi nel corso di 11 anni di attività del Centro Studi, salvaguardando le attuali quattro unità lavorative.

Pubblicato il: 11/11/2011

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