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Digitale terrestre. Le tv umbre senza frequenze

Mancano solo 8 giorni al fatidico switch off, e cioè al passaggio dell'Umbria dal sistema analogico al digitale terrestre, ma il Ministero per lo Sviluppo Economico non ha ancora assegnato le frequenze alle televisioni locali e regionali. L'assessore Vinti sollecita

Il conto alla rovescia prosegue, mancano solo 8 giorni al fatidico switch off, e cioè al passaggio dell'Umbria dal sistema analogico al digitale terrestre, ma il Ministero per lo Sviluppo Economico non ha ancora assegnato le frequenze alle televisioni locali e regionali. "Il rischio, insiste l'assessore Stefano Vinti, è che, nonostante gli sforzi e l'impegno della Regione, che peraltro non ha specifiche competenze in materia, si arrivi al 17 novembre, data di inizio, senza che le diverse emittenti locali presenti in Umbria abbiano avuto la possibilità di procedere agli adeguamenti tecnici indispensabili per l'avvio del nuovo sistema. Se non si assegnano le frequenze, continua Vinti, tutto è bloccato. Le tv locali non avranno neanche la possibilità di verificare con tempo la copertura del segnale nel territorio e quindi far fronte ad eventuali inconvenienti. E di tempo ce n'è rimasto veramente poco".

L'Assessore Vinti, che ha già sollecitato il Ministero per una soluzione rapida, si dice preoccupato per il mancato riscontro e quindi per le conseguenze che un tale ritardo  possano avere sull'informazione locale. "Quello che sta succedendo in Toscana, dove, con il passaggio in corso, sono disponibili soltanto 18 frequenze per 56 emittenti, potrebbe diventare un precedente realistico. Bisogna evitare un caos del genere, afferma Vinti, perché in questo modo una fetta consistente della popolazione umbra resterebbe esclusa dall'informazione locale. Marginalizzare quell'universo di piccoli e meno piccoli soggetti che garantiscono pluralità, partecipazione e democrazia, conclude l'Assessore Vinti, sarebbe, infatti, una gravissima perdita per tutta la società umbra".

Pubblicato il: 10/11/2011

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