Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Denunciato per molestie telefoniche un settantenne orvietano

Di fronte alla polizia si è giustificato spiegando che lo squillo, a seconda che seguisse o meno una risposta, lo aiutava a capire se l'amico fosse libero o impegnato al bar a giocare a carte. Una giustificazione un po' bislacca che non gli ha risparmiato infatti la denuncia

ORVIETO - Squilli anonimi sul cellulare di un conoscente, denunciato per molestie telefoniche un settantenne orvietano. Di fronte alla polizia si è giustificato spiegando che lo squillo, a seconda che seguisse o meno una risposta, lo aiutava a capire se l'amico fosse libero o impegnato al bar a giocare a carte. In questo modo, se era libero, poteva andarlo a trovare per fare due chiacchiere e risparmiare i soldi della telefonata. In realtà, l'anziano che agganciava puntualmente ogni volta che la sua vittima rispondeva al cellulare, avrebbe chiamato più e più volte al giorno per oltre un mese. Sempre con l'id nascosto. E alla fine il destinatario delle telefonate, esasperato, ha fatto denuncia in commissariato. Era il mese di agosto. L'uomo ha raccontato ai poliziotti di ripetute telefonate giornaliere, sempre da numero privato. Ogni volta la stessa storia: andava a rispondere, e quello riattaccava. Gli agenti dell'Anticrimine, quindi, hanno subito acquisito i tabulati telefonici e non ci hanno messo molto a scoprire che l'anonimo molestatore era un conoscente della persona che aveva fatto denuncia. Il settantenne, una volta scoperto - e denunciato - si è giustificato candidamente dicendo che gli squilli erano motivati dalla necessità di risparmiare denaro. In pratica, conoscendo la vittima sapeva che il fatto che la vittima rispondesse al telefono significava che non era impegnato a giocare come di consueto al bar e che, pertanto, egli si sarebbe potuto recare a casa dell'amico per farsi una chiacchierata. Una giustificazione un po' bislacca che non gli ha risparmiato infatti la denuncia per molestie telefoniche per la quale adesso dovrà rispondere davati all'autorità giudiziaria. A proposito di fatti curiosi - e in commissariato ad Orvieto sembrano capitarne diversi - è successo anche che, nel pomeriggio di venerdì scorso (ma la notizia si è appresa soltanto ieri) sia stato dato l'allarme per un'anziana potenziale suicida sui binari che si è rivelata semplicemente una signora, un po' frastornata, in attesa di un pullman che la riportasse a casa. La presenza della signora, effettivamente in leggero stato confusionale, era stata segnalata con una chiamata al 113. La volante, una volta giunta sul posto, ha individuato la signora - un'ultraottantenne del vicino Viterbese - che stava benissimo e che ingannava il lungo tempo che le mancava per prendere il pullman che l'avrebbe riportata a casa, passeggiando casualmente nei dintorni della stazione. Dal momento che il tempo d'attesa era di diverse ore, la polizia ha pensato che fosse meglio contattare un familiare della signora che infatti è poi venuto a prenderla per riportarla a casa sana e salva.

Pubblicato il: 06/11/2011

Torna alle notizie...