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Cimicchi: 'Il proposito di liquidare il Csco e spostarne le rimanenze è una mostruosità'

L'ex sindaco Stefano Cimicchi prende la parola in risposta al ventilato destino del Centro studi anticipato ieri. "Siamo seri - replica l'ex sindaco - Orvieto è una città e non un villaggio e ogni cosa sta al suo posto non a caso"

ORVIETO - "Il proposito di liquidare il Csco e spostarne le "rimanenze" da qualche altra parte senza un "disegno intelligente" è una mostruosità e tarpa le ali al futuro di Orvieto". L'ex sindaco Stefano Cimicchi prende la parola in risposta al ventilato destino del Centro studi anticipato ieri. L'animatore di "Inmpo" fa notare come l'economia della conoscenza non sia stata tenuta in debita considerazione né dagli attuali amministratori né da quelli precenti. "La Regione - fa notare Cimicchi - ha promosso addirittura un Consorzio regionale e molte città stanno copiando il nostro modello"- Il punto sembra voler suggerire Cimicchi è che la sede del Csco - l'ex ospedale "serve". E servirebbe una "brillante operazione immobiliare". "Siamo seri - replica l'ex sindaco - Orvieto è una città e non un villaggio e ogni cosa sta al suo posto non a caso. Se uno ne vuole spostare un "pezzo" ciò deve corrispondere a una diversa idea che deve essere argomentata e sostenuta. La città e i cittadini devono sapere in quale direzione si vuole andare. Infatti - aggiunge - gira voce che nell'assurdo e fantasioso "pacchetto" dell'ex ospedale ci sia anche il palazzo del Popolo (centro congressi)". Un'ipotesi a cui Cimicchi si ribella in maniera categorica perché, dice, il palacongressi "deve essere messo subito a disposizione degli operatori che, tra l'altro, hanno dato vita, anche qui con il Tac2, ad un consorzio regionale di filiera". "Intanto - conclude Cimicchi - il sindaco non risponde alle domande che gli sono state poste, le carte richieste formalmente non si vedono e invece di mettere mano ad una seria gestione del patrimonio, i nostri che fanno? Giocano a spostare pezzi di città come fossero scatoline di un puzzle che appartiene loro".

Pubblicato il: 04/11/2011

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