La torre del Maurizio apre al pubblico

ORVIETO - Non solo un info point ma anche un "osservatorio" per conoscere dall'interno uno dei monumenti simbolo della città. Per la prima volta, nei settecento anni della sua storia, la torre del Maurizio apre al pubblico. Il monumento effigiato da sempre nelle cartoline più classiche della città del Duomo, per volontà della Fabbriceria orvietana, da oggi infatti ospiterà un punto informazioni oltre ad uno schermo dove poter vedere in tempo reale, grazie ad un telecamera posizionata nel cuore dell'ingranaggio, il funzionamento dell'orologio e dell'automa che da settecento anni batte i quarti d'ora sulla Rupe. Originariamente lo faceva per scandire i tempi del lavoro degli operai che costruivano la Cattedrale - "Un antenato dei moderni cartellini" come ha sintetizzato con sagacia il sindaco Concina - oggi lo fa per segnare le giornate degli orvietani e per la curiosità dei turisti che nel monumento ammirano il primo orologio meccanico documentato in Europa. Le novità sono state illustrate ieri mattina dal presidente dell'Opera del Duomo Francesco Venturi. Presenti anche l'amministratore apostolico Giovanni Marra e il sindaco Toni Concina. Oltre al presidente del consiglio comunale, al consigliere regionale Fausto Galanello e a monsignor Italo Mattia. L'info point, posto all'ingresso della torre nell'ultimo tratto di via Duomo, ospiterà due schermi. Uno dei quali soddisferà le richieste dei turisti sulle principali attrazioni della città, ma anche su iniziative ed eventi. "Non vogliamo sostituirci al Comune - ha detto il presidente dell'Opera, Francesco Venturi - ma vogliamo solo essere d'aiuto nell'integrare le risorse ed offrire un servizio completo". D'altro canto è noto come ad Orvieto sia rimasto attivo solo i punto informazioni di piazza Duomo, dopo la chiusura di quello di piazza Cahen (il sindaco ha assicurato che sta cercando di ripristinarlo). L'altro schermo trasmette, invece, le immagini registrate dalla telecamera installata in cima alla torre dove si trova l'ingranaggio dell'orologio. La torre del Maurizio, strumento modernissimo voluto dall'Opera del Duomo, è stata realizzata a metà del XIV secolo. Il numero crescente di manodopera impiegata nell'edificazione della Cattedrale, infatti, determinò l'esigenza di una scansione temporale più precisa per fissare in modo più rigido l'orario di lavoro e controllare così la puntualità degli operai. Infine una curiosità: solo per un adattamento fonetico del termine originario ariologium de muricçio, ovvero del cantiere, l'automa è chiamato dagli orvietani "Maurizio".