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I dati Excelsior sul mercato del lavoro 2011

Presentati ieri da Provincia e Camera di Commercio. Le dichiarazioni di Polli e Paparelli

E' stato presentato stamattina alla stampa il rapporto Excelsior 2011 sul mercato del lavoro a Terni. La Provincia e la Camera di Commercio hanno illustrato, alla sala congressi della Camera di Commercio, l'andamento dell'occupazione e delle aziende. Dai dati emerge che nel 2011 frena la discesa occupazionale che, pur permanendo l'andamento negativo, fa salire il saldo dal -1,4% al -1,2% (-480 posti), un risultato che è migliore rispetto all'Umbria (1,5%) ma peggiore rispetto all'Italia (0,7%). Il saldo occupazionale peggiora nelle medie aziende (-2,3%) e migliora in quelle piccole (-0,3%) con una crescita del commercio (+ 1,7%) e nei servizi (+ 0,4%) e un calo di industria (-2,1%) e costruzioni (-1,8%). A fine 2011 si prevede che il 26% delle assunzioni sarà a tempo indeterminato (meglio della regione, 22,9%, ma peggio dell'Italia, 31,6%) con una prevalenza di richieste per gli operai (50%), seguiti da professioni commerciali e servizi (26,4%) e dirigenti, quadri e impiegati (23,6%). Cresce la ricerca di laureati che passano dal 7 all'8% fra 2010 e 2011, anche se il titolo di studio più richiesto è il diploma (38%). Aumenta però la richiesta di personale qualificato (20%). Tra i titoli di studio più richiesti ci sono la laurea economica, il diploma amministrativo-commerciale e l'istruzione professionale meccanica, scende, in media con la regione, la richiesta di giovani al di sotto dei 30 anni per le nuove assunzioni (35% contro 35,6% del 2010). In linea con l'andamento nazionale è invece la riduzione di personale immigrato che passa dal 23,4% del 2010 al 14,4 % di quest'anno. Le assunzioni al femminile scendono dal 24,4% del 2010 al 18,6% del 2011, mentre sale la media regionale e nazionale con una richiesta soprattutto nei servizi e nel turismo. Nel 2011 si riduce la difficoltà di reperimento di personale evidenziando la necessità comunque di un più alto numero di strutture formative. Su questo settore le aziende risultano aver fatto più formazione rispetto alla media regionale e nazionale con un più alto numero di tirocini. "L'indagine - ha affermato il presidente della Provincia Feliciano Polli - nata dalla consolidata collaborazione tra Provincia di Terni e Camera di Commercio, è importante perché consente di analizzare dati aggiornati. Fa riflettere e desta preoccupazione la previsione di un calo occupazionale superiore alla media nazionale anche se inferiore rispetto a quello della provincia di Perugia. Il calo colpisce le aziende manifatturiere medie mentre, per lo sviluppo del nostro territorio, noi puntiamo proprio alla crescita del manifatturiero e dell'agroalimentare e a tale proposito, nel giugno scorso, abbiamo organizzato un importante convegno-progetto. Bisogna adesso tradurre in fatti concreti quanto è emerso in quella sede e noi stiamo lavorando molto, in questa direzione, anche insieme alla Camera di Commercio e gli effetti si vedranno presto nella convinzione che sia importante assicurare un sostegno proprio alle piccole e medie imprese di successo, tra cui quelle della chimica verde. La conferenza Stato-Regione sulla Novamont, svoltasi a Roma, è stata infatti positiva. Si tratta di puntare ora sulla chimica verde, sull'energia da fonti rinnovabili, sull'agroalimentare. L'Università in questo contesto è chiamata ad attrezzarsi, a strutturarsi organicamente nel territorio per fornire ai giovani la capacità di creare nuove imprese. L'imprenditoria giovanile va sostenuta fino in fondo. Un serio ostacolo alla ripresa viene, poi, dalla situazione in cui versa il settore creditizio. Come Provincia di Terni, stiamo cercando di indirizzare in maniera coerente i fondi delle politiche di sviluppo e della formazione. Penso - ha concluso il presidente Polli - che l'incontro di oggi possa rappresentare un'occasione di riflessione per affrontare questa fase".

Commentando i dati, l'assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Fabio Paparelli ha evidenziato come "la percentuale di coloro che si rivolgono ai Centri per l'Impiego rimanga superiore alla media regionale e nazionale. Il dato - ha spiegato Paparelli - dimostra che se ci sono strumenti di politica attiva concreti, la fiducia verso i CpI sale da parte dei cittadini. Paparelli si è soffermato anche sulla crescita delle richieste per i laureati e sul fatto che siano molti gli iscritti ai Centri per l'Impiego altamente secolarizzati. La situazione dei laureati nel 2011/2012 migliorerà senz'altro per effetto delle misure introdotte.Ad esempio sul prodotto di filiera abbiamo avuto un quarto di richieste occupazionali per laureati, che sono, in corso con buone prospettive occupazionali". Paparelli ha anche evidenziato il buon esito occupazionale dei tirocini formativi ed ha annunciato l'avvio di una nuova fase di concertazione per utilizzare i fondi Fse che ammontano a circa 3 milioni di euro.

 

 

Pubblicato il: 29/10/2011

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