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Gli imprenditori lanciano l''allarme Paglia'

Danilo Mira, presidente della sezione Orvieto di Confindustria rilancia, dopo l'allarme lanciato sull'argomento anche dalla protezione civile. "Alcuni interventi, a costo zero, potevano essere già stati realizzati per evitare di passare un altro inverno con l'angoscia di dover subire nuove alluvioni"

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ORVIETO - Interventi di messa in sicurezza del Paglia: "Gli imprenditori ci sono, le istituzioni diano un segnale". Danilo Mira, presidente della sezione Orvieto di Confindustria rilancia, dopo l'allarme lanciato sull'argomento anche dalla protezione civile. "È passato quasi un anno dall'ultima esondazione del Paglia - spiega il presidente Mira - ed in questo periodo, nonostante le continue sollecitazioni da parete della nostra associazione, ben poco è stato fatto per quello che i tecnici chiamano rischio idraulico. Il Paglia, per ammissione stessa degli esperti, non è munito di adeguate difese arginali e ciò comporta un elevato rischio di esondazioni, che già in passato hanno comportato ingenti danni agli insediamenti produttivi ed ai centri abitati". "La messa in sicurezza del fiume, auspicata quanto urgente, richiede un importante investimento da parte delle autorità competenti che, in periodi di ristrettezza quale quello attuale, rischia di essere rinviata alle calende greche - osserva Mira - Se a questo si aggiungono le lungaggini burocratiche ed i complessi percorsi amministrativi, il rischio concreto è quello di non vedere neanche l'anno prossimo l'inizio dei lavori. Per contro alcuni interventi, a costo zero, potevano essere già stati realizzati per evitare di passare un altro inverno con l'angoscia di dover subire nuove alluvioni. Facciamo riferimento alle cosiddette opere a compensazione che consentirebbero la ripulitura del letto del fiume ad opera delle aziende in cambio del materiale rimosso. Ciò - suggerisce Mira - consentirebbe di limitare il rischio di esondazione e di scongiurare il pericolo che anche il nostro territorio sia chiamato ad affrontare il dramma che in questi giorni ha colpito la Liguria. Per evitare quanto stanno vivendo oggi altri territori, gli imprenditori sono disposti a fare la loro parte fin da ora - conclude il presidente di Confindustria Orvieto - attendiamo indicazioni dalle istituzioni". Recentemente Comune di Orvieto e protezione civile avevano sollecitato un progetto definitivo di bonifica dell'area urbana del Paglia e Chiani "già coperto dallo stanziamento di oltre 2 milioni di euro da parte della Regione alla Provincia di Terni".

Pubblicato il: 29/10/2011

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