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Il jazz latino incontra quello italiano ad Umbria Jazz Winter #19. 28 dicembre 2011/1° gennaio 2012.

ORVIETO - Si presenta ancora una volta nel segno delle contaminazioni tra diversi generi musicali, l'edizione 2011 di Umbria Jazz Winter. Del resto l'edizione invernale del festival Umbria Jazz si è sempre caratterizzata per questa particolare attenzione nell'ambito della quale ha sempre proposto progetti nuovi ed inediti, facendosi laboratorio naturale per nuove esperienze musicali.

Questa edizione non fa eccezione, con Michel Camilo, tra i più innovativi, e al tempo stesso attenti alla tradizione, pianisti della scena latina, in duo con Danilo Rea, uno dei migliori prodotti della scena italiana: per entrambi anche esibizioni in solo, con l'italiano impegnato anche in trio, con Ellade Bandini e Ares Tavolazzi,  in un tributo in chiave jazz alla musica dei Beatles.

In trio Gonzalo Rubalcaba, con Matthew Brewer e Marcus Gilmore: il pianista di origini cubane è capace di spaziare con naturalezza tra i più diversi generi, con una vena poetica sempre viva e vibrante.
Poesia come i Flamenco Sketches del pianista spagnolo Chano Dominguez, una rivisitazione originalissima di Kind of Blue di Miles Davis: progetto curioso e sorprendente, per una rilettura particolare di un capolavoro della musica del nostro secolo.
Curiosa anche la collaborazione tra Juan Pablo Jofre Romarion e i Solisti di Perugia: un tributo ad Astor Piazzolla e al suono del bandoneon, strumento fondamentale delle orchestre di tango.

Sempre in tema di contaminazione quest'anno il festival  apre i concerti al Teatro Mancinelli con il progetto Memorie di Adriano, Canzoni del clan di Celentano: con Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio Di Castri, Rita Marcotulli e Mattia Barbieri.  L'ensemble guidato da Servillo, che negli ultimi anni si è cimentato con il repertorio di Franck Zappa e Domenico Modugno, propone ora il repertorio di un'icona della musica italiana.

Paolo Fresu e Gianluca Petrella danno libero sfogo alla loro creatività con diversi e non sempre ortodossi progetti: il trombettista sardo, oltre che in un quintetto standard, si presenta con Scores!, accompagnato dall'Alborada String Quartet, e con Crittograph, nel quale riunisce i due gruppi, in un lavoro realizzato con gli arrangiamenti del maestro Giulio Libano. Per lui anche una presenza da special guest nella Lydian Sound Orchestra.

Il trombonista pugliese è impegnato, oltre che in duo con il pianista umbro Giovanni Guidi, in settetto nell'omaggio a Nino Rota con Il Bidone, dove le atmosfere variano in una ricercata e incalzante alternanza fra il dolce e l'amaro: il Rota solare e allegro e quello più scuro e drammatico.                                                                                                     Il Latin Mood è il prototipo di super gruppo messo su da Fabrizio Bosso e Javier Girotto, dove estetiche e approcci musicali così lontani si incontrano dando vita ad un sound nuovo e coinvolgente.

Pubblicato il: 28/10/2011

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