Marino: 'Il problema non è la musica. Ma come essa viene somministrata'

ORVIETO - "Il problema non è la musica. Ma come essa viene "somministrata". I giovani vanno educati alla musica che va ascoltata nei luoghi deputati". L'assessore comunale a Commercio, Turismo e Cultura, Marco Marino ribadisce la propria posizione personale e quella dell'amministrazione comunale rispetto al problema dei locali che, complice a volte la musica dal vivo, ma non solo quella, creano confusione durante le notti del week end. Le dichiarazioni arrivano mentre in città alcuni locali stanno cancellando la programmazione d'intrattenimento serale alla luce del regolamento comunale che, dopo il 15 ottobre, prevede solo musica all'interno dei bar e a porte chiuse. Marino è deciso a regolamentare meglio il settore - dopo le norme fissate non più tardi dello scorsa stagione dall'ex assessore Marco Sciarra - con un punto fermo: stop alla musica alle 23. E il "popolo della notte" (ma anche quello dei musicisti) si ribella. "Io amo la musica. La amo tutta - ha detto ieri mattina Marino a margine della conferenza stampa di Umbria jazz winter - ma la musica si ascolta nei luoghi giusti". Anche il sindaco recentemente enunciando alcune "emergenze" che vanno affrontate in città ha citato proprio la necessità di tenere a freno qualche locale "troppo esuberante". Intanto, domani torna a riunirsi in un bar dello scalo il comitato di giovani in via di formazione il cosiddetto "Silenzio delle muse". L'incontro è fissato per le 11 "per delineare il percorso da prendere, passo dopo passo e con la speranza di essere ascoltati" indica uno degli animatori del comitato, il musicista e gestore di un locale Alessandro Marzi.