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Comunità montana. Si dimette il presidente del consiglio comunitario

"Ho sempre operato per la piena funzionalità dell'organo - scrive Andrea Caprini nelle lettera di dimissioni - tutelando maggioranza e opposizione e nel rispetto dei dipendenti e degli operai dell'ente. Questo purtroppo non è stato sempre possibile"

ORVIETO - Nuovo scossone in comunità montana: si dimette il presidente del consiglio comunitario. Lo ha fatto alla vigilia del consiglio comunitario convocato per la serata di ieri nel mezzo delle polemiche per le sedute andate deserte e i ritardi sull'approvazione del bilancio. "Ho sempre operato per la piena funzionalità dell'organo - scrive Andrea Caprini nelle lettera di dimissioni - tutelando maggioranza e opposizione e nel rispetto dei dipendenti e degli operai dell'ente. Questo purtroppo non è stato sempre possibile e, solo ed esclusivamente per la responsabilità oggettiva derivante dalla funzione che ricopro, rimetterò nella seduta odierna la mia carica per svolgere in maniera più opportuna il mandato di consigliere ricevuto dal consiglio comunale di Todi che mi onoro di rappresentare". Il prossimo candidato alle primarie per la Federazione della Sinistra di Todi auspica quindi che giunga presto a conclusione la riforma endoregionale. E in merito alle polemiche chiarisce alcuni aspetti al centrodestra che aveva alzato la voce contro le sedute andate a monte per l'assenza del numero legale. "Pur considerando ingeneroso il comunicato dei consiglieri di centrodestra della comunità montana, ai quali ricordo che analoga situazione si è verificata non più di qualche giorno fa in consiglio comunale di Todi convocato in prima convocazione per l'assenza di tutti i loro colleghi, non posso non prendere atto delle difficoltà manifestatesi negli ultimi mesi in merito alla convocazione ed allo svolgimento dei lavori dell'assemblea - dice - Per responsabilità ascrivibili anche alla maggioranza più di una volta, nonostante numerosi solleciti da parte del sottoscritto e degli uffici competenti, la mancanza del numero legale ha impedito l'insediamento del consiglio comunitario".

Pubblicato il: 26/10/2011

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