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Cimicchi Vs sindaco ed avvocati. Un altro fiume di domande

Nota dell'ex sindaco che incalza: "Ad Orvieto si stanno compiendo sul futuro della città e tutto ciò non può avvenire nella ignavia generale. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, rispondendo alle domande legittime dei cittadini come me!"

foto di copertina

Riceviamo da Stefano Cimicchi e pubblichiamo

"Forse al Sindaco non hanno spiegato bene che Lui DEVE rispondere alle domande dei cittadini.
Domande, tra l'altro, presentate regolarmente con lettera e non esposte esclusivamente via stampa.
Sulle offese personali non ho nulla da replicare. Ciò dà la cifra delle persone, lo stile e la sensibilità.

Di certo dà anche la misura dello stato di difficoltà e della protervia dei vari personaggi (su almeno un caso registriamo una strana e probabilmente indotta euforia che rende gli interventi scomposti e quasi sempre autolesionistici!).

Ascoltate le registrazioni deciderò cosa fare in merito. La promessa di querela equivale ad un atto di paura e di tentativo di intimidazione ma noi SIAMO CITTADINI E NON SUDDITI, pertanto non abbiamo nessuna paura di queste minacce.
Quello che fa il Consiglio e i consiglieri non lo so ma è certo che se il Sindaco e i suoi amici si stressano così tanto per le prime dieci domande, cosa faranno quando gli arriveranno le altre decine e decine di domande sulla gara per la scelta dello studio legale sulla quale pende un contenzioso, sulla politica delle entrate e della gestione del patrimonio, sul museo della ceramica e sull'economia turistica e della conoscenza, ecc... ecc...?  Cosa farà? Continuerà a nascondere la testa sotto i banchi del Consiglio?
E il Presidente del Consiglio cosa farà? Continuerà a macinare atti nel dubbio che essi siano invalidati dalle varie incompatibilità emerse?

 

1° considerazione
L'Avvocato Turreni (Guido) "brucia" la notizia che tutti conoscevamo, pubblicandola come commento su un sito dove presumibilmente lui spiega testualmente:" # 1 Ciao da Ruby (2011-10-21 08:54:12)

Scritto da: Guido

Il domiciliatario di BNL è Lo studio Associato Turreni & Turreni. La parcella della domiciliazione che non credo supererà il migliaio di euro sarà pagata sempre allo Studio Associato Turreni & Turreni. L'Avv. Guido Turreni, suo componente, si è astenuto sia dalla discussione, sia dalla votazione sulla delibera di incarico agli Avvocati dello Studio Zamagni per promuovere la causa contro BNL, rispettando in pieno l'art. 78 TUEL che serve proprio a disciplinare queste situazioni e che, invece, sotto il Governo Cimicchi hanno avuto ben diverse soluzioni, vedasi fra le tante la indimenticata vicenda Despina su cui sarebbe il caso che Cimicchi rispondesse ad una trentina di domande anziché a sole dieci. Grazie e salutate il conflitto di interessi dell'allora segretario del PDS Ricci Giuseppe."

 

Che cosa significa ciò? Che Lui è nella correttezza? ma che quell'altro ha commesso una leggerezza, altrettanto certamente, no?

Lascio ai cittadini e al Sindaco il giudizio di carattere morale, politico, eccecc.. sul fatto che in una causa di quasi cinque milioni di euro si ritrovano i nominativi di soggetti presenti nelle due squadre, che si confrontano due suoi consiglieri, uno per parte! Bah!     Il Sindaco dovrebbe rendersi conto che con le dichiarazioni rilasciate i soggetti si sono solamente "segati" il ramo dell'albero sul quale stanno seduti!

 

2° considerazione

Siamo in presenza di benefattori? ma anche se ciò fosse mi pare errata la rappresentazione che dà il consigliere Ranchino, in quanto superata da una normativa di cui lui non tiene conto (il che è grave, non la conosce?), circa un anno fa sono stati reintrodotti i minimi tariffari e quindi Bersani che lui richiama è ormai superato!
cfr. link

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-10-21/tariffa-forense-ritrova-minimi-102854.shtml

In sostanza un avvocato non può scendere sotto i minimi, se è così sembra difficile come percepire solo € 1.000,00 per essa.
Ciò è importante perché altrimenti ogni professionista metterebbe sul mercato una prestazione non uniformata ai principi di Legge generali e qui l'ordine degli Avvocati deve sovrintendere!

Pare, ma non sono sicuro, che il Segretario Pollini abbia detto che è stato "prestato lo studio", ma la questione non è logistica, è proprio la struttura della parcella dell'avvocato che se non erro si suddivide in onorari e funzioni che determina l'onerosità :

"chi è andato in udienza? se c'è andato il "nostro" allora non può che essere pagato in forza della normativa vigente"! Bisogna che il Consiglio dell'Ordine ci illumini!


3° considerazione

Le sentenze richiamate dal consigliere "avvocato" sono datate e non si sa se si riferiscono al caso specifico e comunque parlano di estrema eccezionalità comunque una recente sentenza è questa e parrebbe dire il contrario! Comunque il particolare valore sociale non avrebbe dovuto essere rappresentato PRIMA? anche questa domanda è riservata al Dirigente comunale.
cfr. link

http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_9086.asp

Ne va anche della professione e qui l'Ordine non può non intervenire ed il Segretario Generale deve acquisire parere anche dall'Ordine sul caso!

cfr. link

http://www.gadit.it/aggiornamento.asp?id=6311&idAgg=2


4° considerazione

Alla luce di quanto sta emergendo, anche con l'indubbio contributo dei principali protagonisti, bisogna acquisire formalmente i pareri del caso dall'Ordine Forense e da altri giuristi perché qui la vicenda riguarda anche una gara e ci si pone la domanda se ciò potrebbe avere avuto delle ricadute su di essa, qui non può che darci lumi il Segretario che era in commissione per la gara stessa.

http://www.domiciliazionelegale.it/PAGINE/Tariffe_Forensi/Aggiornate/Tariffe/Allegato.asp

In conclusione, il punto è il seguente:
Ad Orvieto si stanno compiendo sul futuro della città e tutto ciò non può avvenire nella ignavia generale. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, rispondendo alle domande legittime dei cittadini come me!


Sulla questione posta, purtroppo, l'aspetto preminente non è neanche quello delle incompatibilità. E comunque la politica non si deve mai delegare ad altri organismi. Il punto vero sta nella analisi economico-finanziaria di tutta la operazione e sugli effetti che ciò crea al bilancio della amministrazione comunale, alla città e ai cittadini.

 

 Stefano Cimicchi

Pubblicato il: 24/10/2011

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