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Protesta singolare al Liceo Artistico di Orvieto: gli studenti incatenano il portone della sede provvisoria della scuola

Viene loro negato l'ingresso principale e un'area annessa alla palazzina comando dove in genere - almeno fino allo scorso anno, quando alla Piave c'era anche il Classico - si faceva ricreazione

ORVIETO - Protesta singolare al Liceo Artistico di Orvieto: gli studenti incatenano il portone della sede provvisoria della scuola perché viene loro negato l'ingresso principale e un'area annessa alla palazzina comando dove in genere - almeno fino allo scorso anno, quando alla Piave c'era anche il Classico - si faceva ricreazione. Così ieri mattina al suono della campanella studenti e professori sono rimasti fuori dal portone, chiuso da una catena con lucchetto. Finché il dirigente scolastico non ha chiesto l'intervento del vicino commissariato. La polizia ha tagliato le catena con le tronchesi e la giornata tra i banchi ha potuto avere inizio. Il punto è che al disagio della sede provvisoria per la ben nota trattativa con la Curia proprietaria della storica sede della scuola che non trova sfoci in merito al canone di affitto, si sono aggiunte quest'anno nuove difficoltà. "A settembre - spiega il dirigente scolastico Mario Gaudino - abbiamo scoperto che l'area (l'ingresso principale della caserma rivolto verso piazza Cahen) non è di pertinenza della scuola. Abbiamo fatto richiesta alla Provincia perché il Comune la conceda. I ragazzi sono costretti ad utilizzare l'area vicino alla palestra all'aperto dove hanno freddo e lamentano diversi problemi. Per giunta l'area (rivolta verso piazza Cahen, ndr) è individuata anche come punto di raccolta nei piani di evacuazione, dunque non si capisce come non possa essere di pertinenza della scuola". I problemi sono sorti quest'anno quando il liceo ha fatto richiesta di recintare il piazzale davanti all'ingresso per garantire più sicurezza agli studenti. I lavori erano in fase avanzata solo che quando si è trattato di mettere il cancello, il Comune avrebbe bloccato tutto. Effettivamente che lì ci sia una scuola non è immediatamente percepibibile e l'area della palazzina comando finisce per essere frequentata un po' da chiunque: dai turisti spaesati ai cani con i loro proprietari. Insomma il Liceo Artistico rivendica non solo gli ingressi e le aree di pertinenza, ma anche più sicurezza. Di qui l'idea della recinzione che sarebbe servita tra l'altro anche per ottenere all'interno qualche posto auto. Quanto al gesto degli studenti, il dirigente ha deciso di non fare denuncia. "Parleremo con i ragazzi - dice - quanto all'amministrazione che già comunque ha fatto tanto in termini di lavori di adeguamento, chiediamo che ci conceda in tempi rapidi gli spazi richiesti". Anche perché non si sa ancora quanto la scuola sarà costretta a restare presso la ex Piave.

Pubblicato il: 21/10/2011

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