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No all'installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili

Comune di Orvieto individua ulteriori aree e siti non idonei. Afferma il principio che la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili pregiudica la tutela e la valorizzare delle risorse territoriali

In riferimento al regolamento regionale 7/2011 che disciplina l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, la Giunta Comunale ha approvato ed inoltrato alla Regione Umbria il documento istruttorio dell'Ufficio Urbanistica comunale e le proposte in esso contenute, nonché le due tavole per la individuazione fondiaria sul territorio orvietano di ulteriori per aree e siti non idonei all'installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Più precisamente si tratta delle seguenti aree: Parco fluviale del Tevere, STINA / Sistema Territoriale di interesse Naturalistico Ambientale Monte Peglia, PAAO / Parco Archeologico Ambientale, Parco Culturale, Parco Territoriale del Paglia e Zona di ripopolamento e cattura della "Renana". Ambiti in cui l'amministrazione comunale intende promuovere la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse storiche, archeologiche, ambientali e promuovere politiche di sviluppo, centrate sulla identità locale, in grado di valorizzare le risorse territoriali ed integrarle con la promozione turistica.

In tal senso, la Giunta ribadisce la necessità di assegnare visibilità a tutti i beni culturali e ambientali; diversificare e ampliare le attuali tipologie di frequentazione turistica, potenziando anche le infrastrutture e valorizzando tutte le attività compatibili con l'immagine complessiva della città e del territorio. In sostanza, afferma il principio che la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili pregiudica la tutela e la valorizzare delle risorse territoriali (naturali e storiche), del paesaggio agrario e delle produzioni agricole che, viceversa, opportunamente perimetrale, si intendono salvaguardare nella direzione di uno sviluppo turistico in senso ambientale ed eco sostenibile, attento alla localizzazione delle strutture dei servizi e avendo cura di non compromettere i valori storici ed ambientali che caratterizzano questo tipo di offerta turistica.
Vale a dire: servizi culturali e turistici per valorizzare e rendere fruibile il patrimonio culturale ed ambientale, incentivare la diversificazione economica affermando un modello di turismo fondato sulla forte integrazione con le risorse del territorio che sono Storia, Natura, Cultura locale, Paesaggio agrario ed Enogastronomia.

 

Pubblicato il: 19/10/2011

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