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Dicembre nero per i commercianti orvietani

Flessione del 25% in alcuni settori. Per fortuna che c'è UJ Winte. Acquisti natalizi in netto calo sulla Rupe

Economia

di Simona Coccimiglio

La riduzione negli acquisti ha toccato punte del 25% rispetto allo scorso anno, un dato abbastanza preoccupante sebbene in linea con la flessione registrata in ambito regionale.

A far "sorridere" gli esercenti orvietani, e soprattutto a far risollevare le sorti economiche delle festività natalizie, l'undicesima edizione di Umbria Jazz Winter , una manifestazione vincente, volano di tutto rispetto per la crescita economica della città.

"Gli acquisti natalizi sono andati male soprattutto in alcuni settori come, ad esempio, quello dell'abbigliamento, mentre sembrano aver retto altri tipi di attività come quelle legate alla tecnologia, agli hi-fi e ai libri. Nel primo caso si sono registrati cali di fatturato anche del 20% e del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno", è Sandro Gulino, presidente della Confesercenti umbra, a trarre questo dato.

E poi aggiunge, parlando della "sorella minore" di Umbria Jazz: "Per fortuna c'è stato l' effetto positivo di Umbria Jazz Winter ma questa undicesima edizione si presta a delle interpretazioni che possono rivelarsi utili anche per i futuri appuntamenti. I dati relativi agli incassi sono positivi, ma bisogna capire come sono andate le cose dal punto di vista delle presenze. Se da un lato si è infatti evidenziato un aumento delle persone che hanno partecipato ai concerti, dall'altro si è anche assistito al fatto che molti alberghi non hanno affatto registrato il tutto esaurito a differenza degli anni precedenti ed anche di quello che è avvenuto quest'anno negli agriturismi. Tutto ciò potrebbe significare - aggiunge Gulino - che si è intensificato un tipo di presenza per così dire "pendolare". Persone che hanno raggiunto Orvieto da Roma diverse volte nell'arco della settimana del festival ma senza mai pernottarvi. Si tratta di un fenomeno probabile che tuttavia dovrebbe essere verificando attraverso un'analisi dei dati con quelli dell'organizzazione della manifestazione per vedere - conclude il presidente della Confesercenti se quest'anno si è registrato per esempio un maggior numero di giovani che potrebbe aver preferito fare il pendolare. UJ è irrinunciabile, ma bisogna tener conto del tipo di pubblico diversamente attratto dagli artisti così da poter sfruttare al massimo le potenzialità del festival stesso".

Pubblicato il: 08/01/2004

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