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CIRCO SI SFRUTTAMENTO ANIMALE NO. PROTESTA DELLA 'FORESTA CHE AVANZA'

Protesta del gruppo ecologista di CasaPound Italia per contestare l'arrivo ad Orvieto dell'ennesimo baraccone della sofferenza

Riceviamo da Federico Ranieri, responsabile stampa CasaPound Umbria, e pubblichiamo



"CIRCO SI' SFRUTTAMENTO ANIMALE NO", questo il testo dello striscione esposto oggi dai militanti de La Foresta Che Avanza, gruppo ecologista di CasaPound Italia, a cui a fatto seguito un volantinaggio, per contestare l'arrivo ad Orvieto dell'ennesimo baraccone della sofferenza.
"Le attività circensi che coinvolgono gli animali e li costringono
alla vita in cattività costituiscono purtroppo ancora la prassi in un paese come l'Italia, dove le istituzioni sono le prime a finanziare gli spettacoli del circo degli animali, che nella maggior parte dei casi nascondono dietro il tendone addestramenti massacranti e maltrattamenti fisici e psicologici." Lo dichiara Marco Menghini, responsabile regionale del gruppo ecologista, che aggiunge: "Il circo con animali è una forma di intrattenimento tenuta in vita a suon di contributi statali, con cifre impressionanti: ogni anno mediamente 7.000.000 euro di denaro pubblico vanno a riempire le tasche dei circensi italiani, alimentando una tipologia di intrattenimento gravemente diseducativa per i bambini, assuefatti così fin dalla più
tenera età all'idea di sopraffazione del più debole."
"Siamo fortemente contrari ad ogni spettacolo circense che prevede lo sfruttamento animale - conclude Menghini -  e chiediamo che i contributi statali che i circhi ricevono ogni anno grazie alla legge 163 del 1985 vengano concessi esclusivamente ai circhi che non sfruttano animali."

Pubblicato il: 17/10/2011

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