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Rivoluzione a piazza Cahen, porta del 'Centro commerciale storico'

La sta studiando l'assesore Marino. I fondi? Non ci sono. Vanno trovati, a meno che il progetto non venga finanziato dai commercianti stessi a cui, tra l'altro, viene proposto anche il possibile acquisto di singole plance personalizzate da installare lungo il piccolo viale alberato che apre l'arteria di corso Cavour

foto di copertina
ORVIETO - Dare finalmente la dignità di un ingresso - storico e commerciale - alla città alla zona di piazza Cahen. È questa la finalità del progetto di riqualificazione urbana a cui starebbe lavorando l'assessore al Turismo e Commercio, Marco Marino. L'obiettivo è duplice: sistemare un'area per larga parte abbandonata a se stessa, pur rappresentando uno dei due accessi principali alla città e l'accesso esclusivo per tutte quelle migliaia di turisti che arrivano in funicolare e gratificare il commercio del centro storico, dando visibilità e servizi alle attività. L'idea, già partecipata con alcuni commercianti, sarebbe quella di eliminare le strisce blu da piazza Cahen, destinando gli stalli liberi in parte ai residenti, in parte al resto dell'utenza, in questo caso istituendo una zona a disco di due ore. Tempo considerato congruo per fare un po' di shopping in centro. Gli stalli liberi per i residenti andrebbero a compensare quelli che attualmente si trovano sotto gli alberi all'inizio di corso Cavour. Posti auto che l'assessorato di Marino avrebbe intenzione di togliere, perché la presenza delle auto in sosta fa assomigliare l'inizio di corso Cavour più ad un prolungamento del parcheggio di piazza Cahen che non all'inizio di un centro storico o comunque di un'area pedonale. Parcheggi a parte, l'aspetto più strettamente commerciale del progetto riguarda due totem che dovrebbero essere installati all'inizio di corso Cavour, all'incirca dove è attualmente il varco elettronico. In uno schermo, l'utente potrebbe trovare una pianta semplificata della città con la mappatura di tutte le attività commerciali, divise per categorie. Nell'altro, secondo lo stesso principio di estrema semplificazione e immediatezza, tutti i monumenti e le principali attrazioni. I fondi? Non ci sono. Vanno trovati, a meno che il progetto non venga finanziato dai commercianti stessi a cui, tra l'altro, viene proposto anche il possibile acquisto di singole plance personalizzate da installare lungo il piccolo viale alberato che apre l'arteria di corso Cavour. A Marino piace chiamare il progetto "Centro commerciale storico" con una posposizione di termini che evoca l'importanza storica del commercio per Orvieto nell'antichità, ma che oggi - a ben guardare - rappresenta più che altro una speranza.

Pubblicato il: 16/10/2011

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