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Giallo su un falso in Comune

Circola da qualche giorno una lettera che il presidente del consiglio comunale avrebbe indirizzato al prefetto e all'ordine degli avvocati per far luce su una possibile questione di incompatibilità di due consiglieri di maggioranza relativamente ad una pratica approvata in queste settimane dall'assise cittadina. Frizza ha sporto querela: 'E' un clamoroso falso'

foto di copertina
ORVIETO - Giallo su un falso in Comune. Circola da qualche giorno sulla Rupe una lettera che il presidente del consiglio comunale, Marco Frizza avrebbe indirizzato, i primi di ottobre, al prefetto di Terni e al consiglio dell'ordine degli avvocati (non meglio specificato) per far luce su una possibile questione di incompatibilità di due consiglieri di maggioranza relativamente ad una pratica approvata in queste settimane dall'assise cittadina. "Un clamoroso falso. Visibilmente raffazzonato" afferma il presidente del consiglio comunale, Marco Frizza che, raggiunto telefonicamente, fa sapere di aver sporto già querela. La lettera reca in calce anche il numero di protocollo del Comune che dunque sarebbe stato falsificato. Nella realtà, il numero di serie corrisponderebbe, come riferisce lo stesso Frizza, ad un accertamento Tarsu. Insomma, un giallo in piena regola. Sarà la magistratura adesso a fare piena luce per cercare di capire chi sia il vero autore della missiva. Ultimamente sulla Rupe sono tornate di moda falsi e lettere anonime. Continua a far parlare di sé, infatti, anche il "Corvo" la cui missiva sulle presunte malefatte di giudici, avvocati e imprenditori, dalla metà di settembre, sta circolando negli ambienti legali e non solo, come lettera sui quindici motivi per cui il tribunale di Orvieto dovrebbe essere chiuso.

Pubblicato il: 14/10/2011

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