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Alzheimer: dalla diagnosi all'aiuto concreto

Nove eventi formativi sul tema. Dal 12 ottobre al 14 dicembre nella sala riunioni Orviet'Ama presso l'ex caserma Piave

Al via dal 12 ottobre al 14 dicembre p.v. presso la sala riunioni dell'associazione Orviet'Ama all'ex caserma Piave, il corso di formazione aperto a familiari, volontari, operatori socio-sanitari e a tutti coloro che direttamente o indirettamente sono coinvolti nel prendersi cura delle persone colpite da Malattia di Alzheimer o demenze similari. Interverranno il direttore generale della Asl 4 Vincenzo Panella, la presidente dell'associazione Ama Umbria Goretta Morini e il direttore del Distretto 3 di Orvieto Marco Mattorre.
Si tratta del ciclo di nove appuntamenti formativi sul tema "Alzheimer: dalla diagnosi all'aiuto concreto" promosso dall'Asl 4 / Distretto numero 3 di Orvieto in collaborazione con Ama Umbria / Associazione Malati di Alzheimer per approfondire i vari aspetti legati a tale problematica ed offrire una risposta qualificata ai pazienti affetti da questa patologi, ma anche supporto ai familiari che si trovano a vivere una situazione quotidiana di grande difficoltà. 
Geriatri, fisioterapisti, psicologi, assistenti sociali, consulenti ed esperti si confronteranno con gli operatori sanitari della Asl, familiari e volontari sulle numerose tematiche: disturbi comportamentali nelle demenze, clinica e terapia, aspetti riabilitativi, componenti psicologiche implicate alla malattia di Alzheimer, difficoltà e bisogni, sostegno ai pazienti e alle famiglie, diritti del malato, la rete dei servizi nel territorio. 

L'Alzheimer colpisce oggi circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stimano circa 500mila ammalati. E' la forma più comune di demenza che vede nelle alterazioni delle funzioni cerebrali superiori la progressiva incapacità del paziente nel condurre una vita  normale, con progressiva riduzione delle capacità relazionali e perdita della autonomia nel compiere le normali attività, proprie, della vita quotidiana. La malattia degenerativa provoca il declino delle funzioni amnesiche e cognitive, si ripercuote sulla capacità di parlare e di pensare ma può causare anche altri seri disturbi, fra cui stati di confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio - temporale. Di qui l'importanza dell'informazione e della formazione dei familiari come risorsa per migliorare la qualità di vita dei malati e promuovere la migliore risposta socio-sanitaria-assistenziale. 
 

 

 

Pubblicato il: 12/10/2011

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