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Sabato prossimo riunione dei fondatori di InMpo di Cimicchi

Dovranno organizzare conferenze a tema per far nascere idee, progetti e domande all'amministrazione. Successivamente gli incontri si allargheranno a quanti avranno manifestato intenzione di aderire. Circola al momento una lettera invito che traccia le ragioni di fondo del nuovo impegno dell'ex sindaco( la foto in home è di Gica)

foto di copertina
ORVIETO - Conferenze a tema per far nascere idee, progetti e domande all'amministrazione. Ha scelto questo metodo Stefano Cimicchi per il movimento col il quale intende riproporsi alla guida di Orvieto. I fondatori di InMpo (In movimento per Orvieto) - fa sapere - si riuniranno preliminarmente sabato prossimo, 15 ottobre, per varare il programma di attività dei prossimi mesi. Successivamente gli incontri si allargheranno a quanti avranno manifestato intenzione di aderire. Circola al momento una lettera invito che traccia le ragioni di fondo del nuovo impegno dell'ex sindaco. Ovvero, sostanzialmente quella che l'ex sindaco chiama la "destrutturazione" di Orvieto. "La sostanziale chiusura del palazzo dei Congressi, lo "spezzatino" della caserma, la vendita della farmacia, la trasformazione di Orvieto in un unico parcheggio a pagamento, la scomparsa del premio Barzini e di tutte le altre manifestazioni di valore che caratterizzavano Orvieto, la sterilizzazione del Centro Studi" elenca Cimicchi indicando il "depauperamento" della città di fronte al quale dice di non potere tacere. "L'esigenza di portare allo scoperto queste ed altre cose - spiega ancora l'ex sindaco - mi ha spinto a prendere l'iniziativa di creare un "movimento" aperto al dialogo ed alla discussione, per approfondire e promuovere il rinnovamento della leadership che guida la nostra città. Ritengo che questa iniziativa possa risultare salutare anche per quella "parte sana" della politica locale, oggi paralizzata da logiche interne, rancori e sentimenti di vendetta di varia natura - dice riferendosi chiaramente ad un pezzo del Pd, ma non solo - Credo fermamente che sia venuto il momento di rianimare il dibattito con una iniezione di politica con la "P" maiuscola e dare vita ad un soggetto protagonista che non voglia farsi ingessare dalle procedure partitiche ma che possa vivere una sua fertile stagione facendosi interprete di urgenze diffusamente avvertite".

Pubblicato il: 12/10/2011

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