Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Gnagnarini. 'Il ritorno di Cimicchi? sarebbe positivo per l'economia orvietana '

"Non fosse altro perché con lui Orvieto volava su vette ben più alte delle attuali".

ORVIETO -Il ritorno di Cimicchi? sarebbe positivo per l'economia orvietana . Parola di Massimo Gnagnarini (Udc) che, al netto dei debiti lasciati dal "Faraone", dimostra di vedere di buon occhio i ritorno sulla scena dell'ex sindaco. Non fosse altro perché con lui Orvieto volava su vette ben più alte delle attuali. "La politica di bilancio condotta da Cimicchi ancorché improntata all'indebitamento del Comune - osserva Massimo Gnagnarini - comportava il vantaggio di un ruolo e un'azione, sia direttamente e sia nell' indotto, positivi sull'economia orvietana. Solo da una lettura superficiale può scaturire un giudizio solo negativo, magari improntato al pregiudizio che si agisca solo per il proprio tornaconto o di quello di un gruppo di potere. Ragionando infatti al netto dei costumi politici e senza farsi condizionare dalle tifoserie, si può discutere della qualità e certo anche dello scarso rigore nell'aver messo in moto decine di attività culturali, turistiche e di nuovi servizi gravanti sul bilancio, ma se nel saldo mettiamo lo stimolo all'economia locale e la plusvalenza che la stima del patrimonio faceva registrare alla luce della maggiore visibilità della città si può dire che essa era, allora, assai più ricca di quanto sicuramente non lo sia oggi". Gnagnarini porta come esempio il dimezzamento di valore della ex Piave da 30 milioni di euro allora ai 15 milioni di euro di oggi, dicendo che esso non dipende solamente dall'andamento negativo del mercato immobiliare. Drastico quindi il giudizio sul governo Concina che avrebbe fatto solo tagli senza alcuna prospettiva né di investimento né di sviluppo. "Bisogna continuare a rischiare sennò si muore" conclude l'esponente dell'Udc. Concina che fino a questo momento ha ignorato almeno ufficialmente la discesa in campo di Cimicchi sta per convocare i suoi, per affrontare la questione. Non per una risposta vera e propria, quanto per un rilancio dell'azione amministrativa contro le spallate che l'ex sindaco ha iniziato a dare e che ha preannunciato anche di qui a breve. Insomma, un serrate le fila, rivolto anche e soprattutto all'esecutivo che di nuovo, come detto, sembra sul punto di perdere un altro pezzo. Intanto il Pdl si dice "sconcertato" dagli approfondimenti ministeriali che il Pd starebbe meditando di chiedere tramite in parlamentari umbri. "Siamo veramente fuori da ogni canone di contrapposizione politica - afferma Stefano Olimpieri a nome del suo partito - se il Pd continua a contrastare il sindaco e la sua maggioranza soltanto con le armi dei ricorsi, delle diffide e delle denunce. E' ormai chiaro a tutti - osserva il segretario locale nonché capogruppo consiliare del Pdl - che il Pd non riuscendo più a fare neanche uno straccio di proposta politica, cerca di mandare a casa Concina con armi che nulla hanno a che vedere con quelle della politica". Olimpieri ricorda che neanche la comunità montana ha ancora approvato il riequilibrio. Due pesi e due misure, insomma. "Se governano gli avversari politici - afferma Olimpieri - viene chiesta legalità con ogni mezzo, se governano loro possono fare il bello e cattivo tempo e fregarsene del rispetto delle leggi".

Pubblicato il: 11/10/2011

Torna alle notizie...