Bilanci del comune di Orvieto. Il PD chiede verifiche del ministero

ORVIETO - I bilanci del Comune di Orvieto potrebbero finire sotto la lente del ministero. Un pezzo del maggiore partito di opposizione è convinto che i parlamentari umbri - ivi compreso quindi l'onorevole orvietano Carlo Emanuele Trappolino - debbano farsi carico della questione, perché vengano compiuti tutti gli accertamenti del caso a livello ministeriale. Insomma il Pd torna a spingere per verificare la legittimità degli ultimi bilanci, approvati sempre in extremis e con manovre da più parti giudicate spregiudicate se non illegittime. Il problema si ripresenta proprio in questi giorni con il riequilibrio al preventivo 2011 da approvare entro il 30 settembre che non è stato ancora presentato. E con il prefetto di Terni che ha scritto per segnalare la scadenza ultima del 23 ottobre. Anche di questo si è parlato nel coordinamento dell'unione comunale dei Democratici che si è svolto venerdì sera alla presenza del segretario provinciale, Mario Giovannetti. All'ordine del giorno, un tema chiave per il Pd: la linea politica da seguire per i prossimi sei mesi, sei mesi delicati se non decisivi nell'attività amministrativa del Comune di Orvieto. Tanto più adesso dopo la discesa in campo di Stefano Cimicchi. Una "nuova" quanto inaspettata presenza sullo scenario politico locale che impone ai Democratici uno scatto di reni, l'adozione di una linea chiara se non vogliono perdere ulteriormente il ruolo guida di partito di riferimento per il centrosinistra. La riunione del coordinamento è stata aggiornata a mercoledì prossimo, in presenza di due documenti (quello del segretario Leonardo Mariani e quello del capogruppo Giuseppe Germani) che dovranno essere integrati e arrivare ad una sintesi. Rinviata anche la nomina del nuovo membro di segreteria in sostituzione di Massimo Gambetta, passato recentemente ai Comunisti italiani dopo un lungo periodo di assenza dal partito. Il confronto - scontro è sul nome di Gilberto Settimi. Brutta disavventura intanto ieri per Stefano Cimicchi, la cui auto è rimasta distrutta sotto il peso di un albero caduto nella tromba d'aria che ha investito la città di Perugia.