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Tra maghi e 'babbani'

Dal Signore degli Anelli ad Harry Potter . Dai giochi di ruolo a Magic. Il fantasy e i suoi mondi. Tra appassionati e curiosi conosciamolo di più

Società

di Valeria Cioccolo

Ormai da alcuni anni, grazie anche a uscite cinematografiche quali "Il Signore degli Anelli", "Harry Potter" "X-Men", "Star Trek", "L'Uomo Ragno", ecc. si sta assistendo ad una concreata rivalutazione e diffusione di un genere, quello fantasy, che è rimasto per molto tempo nell'ombra. Elfi, orchi, fate, gnomi, hobbit, personaggi che popolano mondi immaginari escono dai loro boschi incantati per tornare tra di noi "babbani" [il "babbano", secondo la terminologia potteriana è chi non crede o non sa che esistono anche tra noi maghi e magia] increduli, globalizzati e sempre più stressati dal lavoro e dalla vita quotidiana. Il genere fantasy da hobby per "addetti ai lavori" sta quindi diventando sempre più nazional-popolare, piace, e non solo (forse non tanto!) ai bambini anagraficamente intesi, ma soprattutto ad adulti, che trovano in esso un modo per "amare" semplicemente qualcosa che non sia "rumore", "lavoro", "dovere". Ma il fantasy non significa soltanto film e libri. Ma anche giochi in cui ci si immedesima, in cui si sviluppano strategie e si mettono alla prova le proprie capacità. Insomma, in molte città, proprio grazie al revival che il genere sta avendo si sono aperti locali, sono nate e stanno proliferando associazioni, pub a tema, siti dedicati, con annesso naturalmente tutto un fenomeno di collezionismo. Ad Orvieto non sembra sia così. Ma guardiamo bene: fate, orchi, gnomi e folletti non possono essere visti normalmente da tutti alla luce del sole! Eccoli invece, sì che li troviamo, gli amanti del genere si riuniscono a turno nelle mansarde o nei casali di campagna, si danno appuntamento nei pub e, dopo la pizza, ecco compiere magie, apparire creature fantastiche, incantesimi e artefatti evocati dai poteri magici degli insospettabili maghi. Sto parlando in particolare dei cultori di Magic, gioco ormai storico che, nato nel 1993, anche ad Orvieto ha trovato una fetta di fans piuttosto nutrita. Magic è un gioco di carte, in cui ogni partecipante si trasforma per una sera in un mago che sfida altri giocatori-maghi, e diventa capace di evocare creature che combattono per lui, incantesimi e altre magie grazie al controllo che ha sugli elementi che rappresentano le forze naturali (foreste, pianure, montagne, isole, paludi). Insomma, nonostante purtroppo Orvieto debba ancora crescere in questo senso, contrariamente a Viterbo o a Perugia, per fare solo due esempi di città in cui si organizzano tornei e manifestazioni, si sta sviluppando un terreno fertile su cui questo piccolo piacere della vita può prosperare.

Vuoi saperne di più? visita il sito Magic di Orvieto: http://www.orvietomagic.net/

Per partecipare al gruppo di gioco: valeriacioccolo@orvietosi.it

Pubblicato il: 07/01/2004

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