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Appello del Comitato Pendolari al vice-sindaco Mocio

Il 13 gennaio il responsabile della clientela di Trenitalia Vincenzo Saccà incontrerà il vicesindaco Stefano Mocio e una delegazione dei pendolari orvietani

Cronaca

di Comitato Pendolari

Il prossimo 13 gennaio si terrà un incontro tra il Responsabile alla Clientela di Trenitalia, dott. Vincenzo Saccà, il Comune di Orvieto, i Comuni dell'area orvietana interessati al pendolarismo, ed una delegazione dei pendolari. L'incontro è stato richiesto direttamente dallo stesso Saccà al vice Sindaco Stefano Mocio dopo le numerose proteste portate avanti per un intero anno e reiterate con forza con l'entrata in vigore del nuovo orario 2004, nonché gli interventi di Regione, Provincia e Comune di Orvieto a sostegno dei pendolari. Sinceramente avremmo preferito per questo appuntamento una data ben più consona alla possibilità materiale di far intervenire il maggior numero di pendolari ad accogliere il rappresentante di Trenitalia in maniera adeguata, con tanto di cartelli e slogan, ma pare che quest'ultimo abbia insistito per un martedì mattina (forse nella speranza di passare inosservato?). Sopperiremo anche a questo, il Comitato garantirà la presenza di una sua delegazione, per inoltrare ancora una volta le medesime richieste oramai sapute e risapute, ma soprattutto per ascoltare le proposte promesse da Saccà. L'esperienza ci dice infatti che Trenitalia, come ha sempre affermato, dà la priorità ai rapporti istituzionali, nonostante la clientela siamo noi pendolari, per cui un ruolo fondamentale in questo appuntamento lo assumerà l'Assessore ai Trasporti. A tale riguardo il Comitato chiede esplicitamente al dott. Mocio, al quale riponiamo la nostra fiducia, di supportare con forza e con la più totale fermezza la causa dei pendolari dell'orvietano, in quanto Trenitalia non può continuare a penalizzare coloro che usufruiscono della tratta Firenze-Roma, in particolar modo nelle fasce orarie mattiniere e serali. Dal canto nostro vogliamo rendere chiare le intenzioni del Comitato: non accetteremo soluzioni palliative e di non immediata introduzione ed intendiamo portare avanti la nostra causa aprendola alla richiesta dei rimborsi relativi ai ritardi dei treni di cui usufruiamo, seguendo l'esempio di altre regioni italiane.

Pubblicato il: 06/01/2004

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