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Centro storico, isola pedonale. Un furgone urta una bambina

La piccola, una turista italiana sfuggita momentaneamente al controllo dei genitori, è andata a sbattere contro una fiancata del mezzo riportando, a quanto pare, una leggera contusione. Prima o poi doveva accadere...il traffico lungo corso Cavour è diventato intollerabile ad ogni ora del giorno

ORVIETO - Prima o poi doveva accadere, e fortunatamente le conseguenze stavolta sono state lievi: ieri mattina intorno alle 13,05 un furgone che, da corso Cavour si immetteva in piazza della Repubblica, ha urtato una bambina di dieci anni. La piccola, una turista italiana sfuggita momentaneamente al controllo dei genitori, è andata a sbattere contro una fiancata del mezzo riportando, a quanto pare, una leggera contusione. Il conducente è sceso immediatamente dal mezzo, offrendosi di accompagnare la ragazzina al pronto soccorso anche se, fortunatamente, non ce ne è stato bisogno e tutto si è risolto soltanto con un grande spavento. Di fatto, però il traffico lungo corso Cavour è diventato intollerabile ad ogni ora del giorno, indipendentemente dall'orario - già di per sé molto flessibile - per il carico e scarico merci. Tra corrieri, furgoni merce, furgoni frigo e artigiani di ogni categoria la situazione è decisamente fuori controllo. Il risultato è un oggettivo pericolo per i pedoni ai quali teoricamente dovrebbero essere riservate vie come corso Cavour e via Duomo. Nella realtà invece ci si ritrova per la maggior parte del tempo, di mattina soprattutto, a dover fare lo slalom tra auto e furgoni a rischio della propria incolumità personale e soprattutto in una condizione di profonda insofferenza e disagio. Tempo fa erano stati proprio alcuni commercianti e ristoratori della zona a dare il via ad una raccolta firme per regolamentare meglio la materia e rendere le strade più vivibili. L'idea dello scalo merci non ha mai riscosso particolare successo ma, a ben guardare, invece sembra restare l'unica soluzione per la sicurezza e la godibilità di un centro storico piccolo come quello della Rupe.

Pubblicato il: 02/10/2011

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