Monrubio. La politica di ribasso dei prezzi è lesiva per tutta la Doc

riceviamo dall'ufficio stampa Monrubio e pubblichiamo

Domenica 25 settembre u.s. si è tenuta l'assemblea generale dei soci, peraltro molto partecipata, avente all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio dell'ultimo esercizio nonché alcune importanti comunicazioni del C.d.A. all'assemblea.
E'stato illustrato il nuovo piano di investimenti di oltre 2milioni di euro finalizzati sia all'ammodernamento delle tecnologie sia all'ampliamento delle strutture e delle capienze per far fronte alle numerose domande di adesione a socio che da più parti provengono alla cooperativa.
Ampio spazio è stato riservato all' illustrazione della situazione di mercato che vede una crisi globale del vino derivata da produzioni non programmate, a prescindere da quelle che sono le domande del mercato.
Per fortuna, quest'anno, la natura ha da sola regolamentato la produzione che risulta tra le più basse degli ultimi anni.
Si parla di un calo a livello mondiale del 15%, quota questa che più o meno rispecchierà la performance nazionale.
Questo fatto, e solo questo, ha provocato un aumento dei prezzi dei semplici vini Bianchi e Rossi comuni del 70-80% passando dai 2,4  al 4-4,4 euro ettogrado.
Prezzo che tendenzialmente tenderà al rialzo vista la scarsità di prodotto.
Il C.d.A. della Monrubio ha illustrato poi la situazione di mercato dell'Orvieto classico, situazione che sembra andare in controtendenza rispetto a tutti i vini esistenti, sentite le voci purtroppo molto attendibili di offerte di vino Orvieto classico  2011 a prezzi molto inferiori allo scorso anno.
Ora a parte il fatto che ognuno è padrone del proprio destino, questa politica sarebbe chiaramente lesiva per tutta la denominazione.
Ed proprio per questo che la Monrubio ha preso una importante quanto drastica decisione.
La Cantina proseguirà  per la sua strada, ignorando la politica commerciale di chiunque altro persegua obiettivi diversi dal valorizzare l'Orvieto, facendone sempre più un prodotto da battaglia.
L'assemblea dei soci ha all'unanimità e con fermezza plaudito la delibera del Cda che prevede che il vino  Classico 2011della Monrubio potrà essere venduto solo con il 15% di aumento rispetto allo scorso anno.

Nel caso, senz'altro remoto, di rimanenze invendute, causa questa decisione, queste verranno declassate a vino da tavola pur di non danneggiare con prezzi osceni il proprio Orvieto Classico.
Ora  l'assemblea della Monrubio ha una domanda da rivolge a tutti i produttori e anche a certe associazioni.
Siete ancora convinti che la riduzione della resa non agevola l'incremento dei prezzi, oppure sono certe politiche commerciali che lo impediscono?
Se non ci fosse da piangere ci verrebbe da ridere.