La classe orvietana 1961, '6 1 di noi', per 'Orvieto contro il cancro'

di ufficio stampa ì1961, '6 1 di noi'

Sapevamo che sarebbe stata veramente una giornata particolare. Non potevamo però immaginare che avrebbe superato di gran lunga ogni aspettativa positiva. Più di cento intrepide ed intrepidi di mezz'età che in barba ad ogni retorica snobistica e dissociativa si son voluti dare appuntamento al castello di Titignano per festeggiare, esorcizzandone mitologia e mistificazioni, questa pasqua giubilare delle figlie e dei figli orvietani del Boom (... oggi, maturi cittadine e cittadini alle prese invece col "bum!!!" ... sempre economico).

Già alla messa in Duomo - dove ci siamo incontrati e ricordati (anche di quanti andati avanti) - intonato stentoreo e fiero il gospel "E' la mia strada", si era percepito l'andazzo, proseguito sul sagrato per la foto di rito con tanto di corriera griffata C.R.I.: apotropaica scelta per sviare eventuali maligni&malocchi.

La giornata è proseguita secondo programma con spensieratezza fra gaie rimembranze, danze, ludi e cospicue libagioni ben annaffiate.

Tra il serio ed il faceto, come si confà a chi da incendiaria gioventù si ritrovi a un certo punto nei panni del pompiere - per amore o per forza -, sventato il sabotaggio di giovepluvio, anche l'immensa soddisfazione di aver raggiunto un obiettivo: raccogliere, per quanto minimo seppur significativo, un contributo per Orvieto Contro il Cancro.

La Classe 1961 - stando alle tante adesioni e proposte raccolte in merito - potrebbe istituire in futuro un appuntamento annuale finalizzato proprio al sostegno di questo importante sodalizio nella diuturna lotta contro gli effetti anche del Tempo tiranno che fugge comunque inesorabile.

Grazie dunque a tutti quelli di "6 1 di noi" e a quanti hanno voluto darci spazio e voce. Ad maiora ... a presto.