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Orvieto. I commercianti chiedono posti auto riservati

Raccolta firma che sta passando di negozio in negozio. La questione, insieme alla sporcizia che la fa ormai da padrona in città, è stata anche al centro di un incontro che si è svolto lunedì sera tra l'amministrazione comunale e alcuni commercianti. E si scopre che via Roma non è neanche del tutto funzionale

foto di copertina
ORVIETO - Posti auto per i commercianti e i lavoratori dipendenti del centro storico. I commercianti di Corso Cavour, di fronte alla drastica riduzione dei parcheggi liberi sulla Rupe e all'incessante ondata di multe che si sta abbattendo sulla città, chiedono all'amministrazione dei posti riservati. Lo fanno tramite una raccolta firma che sta passando di negozio in negozio, raccogliendo giornalmente decine e decine di adesioni. "Non una semplice lamentela - spiegano i commercianti descrivendo il problema nella sottoscrizione indirizzata al sindaco - ma la rappresentazione di un disagio economico-sociale di non trascurabile rilevanza". La questione, insieme alla sporcizia che la fa ormai da padrona in città, è stata anche al centro di un incontro che si è svolto lunedì sera tra l'amministrazione comunale e alcuni commercianti, ma anche residenti. Sulla questione dei parcheggi infatti ormai ogni orvietano è diventato iper suscettibile, anche perché nella guerra in corso l'arma più utilizzata e temuta sono proprio le multe e i carro attrezzi che stanno mietendo giornalmente decine e decine di vittime. L'alternativa è spendere un capitale - al momento sono anche finite le tessere con le agevolazioni per i residenti - nei parcheggi di superficie a 1,20 euro all'ora o arrendersi all'abbonamento ai parcheggi coperti. A questo proposito la storia infinita dei pastrocchi di via Roma sembra destinata a continuare. Dopo l'iter amministrativo discutibile su cui la procura della Repubblica sta per chiudere le indagini, i lavori fatti male (oltre che realizzati in più tempi) e le proteste che sono seguite all'apertura (l'amministrazione per "lanciare" il pluripiano ha drasticamente limitato l'alternativa, ovvero i parcheggi non a pagamento), si scopre che via Roma non è neanche del tutto funzionale. Per usare un eufemismo. Ecco alcuni dei principali disagi che può riscontrare un qualsiasi automobilista utilizzando il parcheggio coperto entrato in funzione lo scorso 22 agosto. Hai speso 600 euro per l'abbonamento annuale? Bene, è il caso di aggiungere qualche altro centinaio di euro per le riparazioni dal carrozziere a fine anno, perché all'ingresso del piano abbonati le auto toccano sotto a causa del dislivello della rampa d'accesso. Non solo, una volta entrati, fino a poco tempo fa si era costretti ad un paio di manovre perché svoltare a destra, come da indicazioni, non era possibile a causa degli spazi ristrettissimi. Per ovviare al problema adesso è stata modificata la circolazione. Ma passiamo al piano non abbonati, anche qui il problema è di spazio. Anzi d'altezza. L'altezza di 2,10 (piano superiore non abbonati, il piano inferiore è ancora più basso: 2 metri) rende praticamente inservibile il parcheggio ai furgoni da lavoro, quelli rialzati. Risultato: molti commercianti - con la sosta libera che non è più prevista alla Piave - non sanno dove lasciare i mezzi con i quali al mattino scaricano la merce in città. Risultato: spesso i furgoni vengono multati o per la sosta selvaggia o per il parchimetro scaduto. C'è chi sta collezionando verbali a raffica. E ancora, piccola nota sull'ascensore: c'è, ma è in funzione solo fino alle 20 (dalle 8,30 del mattino). E infine, una chicca: come fa a riempirsi un parcheggio nuovo di zecca se non è neanche segnalato, neppure in piazza Cahen all'ingresso della città?

Pubblicato il: 28/09/2011

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