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A scuola con la gavetta

La nuova protesta che lancia il comitato dei genitori contro il caro - mensa di fronte all'impossibilità di continuare a ritirare i figli da scuola durante l'orario dei pasti. L'amarezza per l'atteggiamento di chiusura tenuto dall'amministrazione comunale di fronte alle richieste avanzate comunque è palpabile. Già raccolte 400 firme di adesione alla protesta

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ORVIETO - A scuola con la "gavetta". Non è una provocazione, ma la nuova protesta che lancia il comitato dei genitori contro il caro - mensa di fronte all'impossibilità di continuare a ritirare i figli da scuola durante l'orario dei pasti. Sì, perché di una cosa sono certe le famiglie aderenti comitato: la protesta va avanti, soprattutto dopo l'atteggiamento di chiusura da parte dell'amministrazione che, come noto, non ha manifestato alcuna apertura di fronte alle richieste avanzate dalle famiglie, se non per il prossimo anno con l'impegno a valutare uno sconto per il secondo, terzo o quarto bambino. Così, adesso, piuttosto che andare a prendere i figli a scuola all'una per riportarli alle due, i genitori hanno intenzione di chiedere ai dirigenti scolastici di individuare dei locali dove i bambini che non usufruiscono della mensa possano consumare dei pasti portati da casa. La protesta della "gavetta" - già utilizzata nelle scuole milanesi contro il caro mensa e contro la cattiva qualità dei pasti serviti (a febbraio del 2010 a Milano si svolse lo "schiscetta day" dal nome dialettale del contenitore di latta utilizzato per il pranzo dai muratori) - fa già discutere. Non si rischia forse di ghettizzare i bambini, tra alunni "ricchi" che mangiano a mensa e alunni "poveri" che consumano a parte il pasto della "gavetta" portato da casa? In ogni caso, la protesta troverà nuove forme, oltre alla raccolta firme che è stata già avviata e che - fa sapere il comitato spontaneo dei genitori - ha già superato le quatrocento adesioni. L'amarezza per l'atteggiamento di chiusura tenuto dall'amministrazione comunale di fronte alle richieste avanzate comunque è palpabile. "In riferimento alla assemblea pubblica di confronto con la cittadinanza interessata, richiesta da questo comitato, contrariamente a quanto precedentemente concordato con l'assessore Roberta Tardani, il sindaco ha affermato di ritenerla superflua poiché non avrebbe potuto fare altro che ribadire quanto già comunicato" fanno sapere i genitori in una nota, dando ad intendere che comunque non finirà qui: "Il comitato dei genitori - dicono - in disaccordo anche con quest'ultima dichiarazione, valuterà autonomamente quali utili iniziative adottare nel merito". Quanto alle richieste che vengono portate avanti sin dal primo giorno di scuola esse riguardano: la cancellazione dell'aumento di un euro del buono pasto (il cui prezzo il fascia massima quest'anno è di 5,50 a fronte dei 4,50 del 2010), la cancellazione dell'aumento di tre euro mensili sulla quota del trasporto scolastico e la concessione di agevolazioni per il secondo, terzo e quarto figlio iscritto al servizio.

Pubblicato il: 27/09/2011

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