Orvieto. Anche il San Francesco è invenduto

ORVIETO - Nessuna offerta neanche per il San Francesco. Anche il secondo avviso di asta pubblica per l'alienazione della parte del complesso attualmente occupata dalla Cramst è andato deserto. L'amministrazione Concina non riesce ad uscire dalla spirale dei fallimenti che sin dall'inizio hanno caratterizzato tutte le alienazioni e i bandi: dai parcheggi, al mattatoio, passando per i tentativi più recenti dell'Albornoz e del San Francesco. Per i locali della Cramst l'amministrazione chiedeva 1.620.000 euro contro gli iniziali 2 milioni e 20mila euro. Ora il Comune si cimenterà nel terzo tentativo applicando il dovuto ulteriore taglio alla base d'asta. Per l'acquisto può esercitare il diritto di prelazione il gruppo Cramst che occupa da sempre i locali in questione. Intanto continuano i buchi nell'acqua complice forse il gioco al ribasso che ha innescato la situazione drammatica delle casse comunali e il mutato contesto, economico e politico. Si attende adesso il verdetto del 29 data alla quale è slittato il termine per la presentazione delle offerte per la farmacia comunale. Attività che il Comune - con due ricorsi pendenti al tar - intende vendere 2.385.000 euro. Entrambe le alienazioni sono contenute nel riequilibrio di bilancio 2011. Si tratta di una manovra da circa 15 milioni di euro, a fronte di un disavanzo di molto inferiore - 10,4 milioni - che prevede la vendita della palazzina comando della Piave (8,6 milioni), del Bar Sant'Andrea (1,6 milioni), del piano terra delle ex Zitelle Sperse (300mila euro), della Farmacia comunale e del San Francesco. Per le prime tre alienazioni non sono ancora usciti i bandi.