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Concommercio: Orvieto va a picco

Dai parcheggi alla sporcizia, dal turismo alla raccolta differenziata, il grido di dolore dei commercianti, che invocano  interventi urgenti per "dare una speranza alla città".  È decisamente un autunno caldo per la città e per l'amministrazione comunale: l'inerzia su più fronti, unita alle conseguenze del preventivo 2011 stanno comportando proteste su più fronti.

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ORVIETO - "La città va a picco": dai parcheggi alla sporcizia. Dal turismo alla raccolta differenziata. Il grido di dolore è di Confcommercio Orvieto che invoca interventi urgenti per "dare una speranza alla città". È decisamente un autunno caldo per la città e per l'amministrazione comunale: l'inerzia su più fronti, unita alle conseguenze del preventivo 2011 (aumento delle mense, della Tarsu, dei parcheggi) stanno comportando proteste su più fronti. Così se alcuni commercianti avevano già scritto al sindaco per avere una città più pulita e più accogliente, adesso è la stessa Confcommercio a voler intervenire su tutto ciò che in città e nella categoria non gira per il verso giusto. "Assistiamo quotidianamente a commercianti disperati, che chiedono aiuti finanziari non certo per investire ma per rimanere a galla e allontanare lo spettro della chiusura, albergatori che cercano di vendere, ridimensionamento del personale - denuncia Luigi Maria Manieri presidente della sezione Orvieto Confcommercio - La disoccupazione non interessa solo le grandi aziende ma anche le piccole realtà che stanno mandando a casa commesse, collaboratori, apprendisti: i numeri sono alti e dovrebbero interessare tutti. Stiamo inoltre verificando con i tecnici della nostra organizzazione che vengano rispettati i parametri stabiliti dalla legge in merito alla percentuale dei parcheggi liberi in rapporto a quelli a pagamento". Per questo l'associazione dei commercianti chiede fatti, urgentemente, senza attardarsi a cercare eventuali colpevoli dell'attuale situazione. "In questo clima di disagio e di rassegnazione bisogna rilanciare anzitutto il centro storico: come si può pensare di aumentare le tariffe dei parcheggi, di eliminare completamente i posti liberi, di non pensare ad un frazionamento della sosta o a tariffe dedicate ai residenti?" incalza Marco Ricci, vice presidente Confcommercio che critica anche la divisione dei posti auto all'interno della ex caserma. L'indignazione dell'associazione presieduta da Manieri riguarda pure il giro di vite sulle multe che "vessa la città" e, infine, la raccolta differenziata. "Riunioni su riunioni - affermano i rappresentanti di Confcommercio - senza arrivare a una soluzione: i cassonetti disseminati nella città che ci sono stati promessi ancora non ci sono. Molti visitatori chiedono di poter entrare negli esercizi commerciali per potersi disfare i rifiuti, la città è impresentabile agli occhi del turista, sporca e malconcia, per non parlare dei bagni pubblici che aprono, chiudono e sono assolutamente non idonei". Insomma una denuncia a tutto campo quella di Confcommercio che invita l'assessorato al Turismo e al Commercio a presentare idee e iniziative per promuovere la città, con i soldi o senza. Magari attivandosi per la ricerca sponsor. Più in generale l'associazione chiede "di intervenire in fretta e in modo assolutamente incisivo". Diversamente "promette una battaglia che avrà come scopo quello di individuare specifici colpevoli". Un grido d'allarme, in definitiva, ma anche una sibillina minaccia

Pubblicato il: 22/09/2011

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