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'Nessuna convergenza con la destra fascista'

Il collettivo "il Manifesto" lancia un referendum contro la privatizzazione dell'acqua. Orvieto Provincia accoglie e rilancia. Orvietonews accomuna le due battaglie. Montanucci non ci sta. E attacca

Politica

"Giù le mani dall'acqua. La privatizzazione è incostituzionale". È questo il tema attuale della bacheca del giornale murale de "Il Manifesto". Giulio Montanucci e gli altri membri del collettivo hanno articolato una proposta precisa contro "la privatizzazione dell'acqua voluta da regioni, comuni e in ultimo dal governo Berlusconi, che impone la trasformazione della gestione degli acquedotti e delle reti idriche in S.p.a".

Contemporaneamente, ma attaccando esclusivamente il sindaco Cimicchi, anche Orvieto Provincia raccoglie e rilancia l'idea proposta dal collettivo "Il Manifesto" di un referendum abrogativo.

Orvietonews pubblica un articolo nel quale mette destra e sinistra sullo stesso piano, "unite contro il caro-acqua e contro la privatizzazione delle risorse idriche".
Montanucci non ci sta e contesta radicalmente l'accomunamento, apparso su Orvietonews, "tra la battaglia lanciata sul giornale murale de "il Manifesto" e contro la privatizzazione e il caro prezzo dell'acqua per uso domestico e la polemica strumentale del movimento Orvieto Provincia".
"Non ci può essere nessuna convergenza - afferma in un comunicato stampa di oggi Giulio Montanucci - tra il Collettivo, che da sempre combatte senza compromessi contro lo smantellamento dello stato sociale operato dalla destra fascista, e chi sostiene questo Governo. Il fantomatico movimento Orvieto Provincia - conclude il Collettivo - dovrebbe rivolgere i suoi "strali polemici" a questo governo che, attraverso l'articolo 35 della finanziaria 2002 ha obbligato, di fatto, comuni e regioni a rinunciare all'affidamento pubblico dei servizi idrici, mercificando così un bene vitale".

Pubblicato il: 03/01/2004

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