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Il Parco archeologico ambientale prende forma

I paesi dell'Orvietano ed Orvieto coinvolti in un processo di valorizzazione delle comuni risorse archeologiche ed ambientali. Per salvaguardare il passato e organizzare i contenuti della politica turistica del futuro

Cronaca

Il progetto per la costituzione del Parco "Parco Archeologico Ambientale dell'Orvietano" e per la sua gestione è nella fase conclusiva. Gli enti che hanno sottoscritto l'accordo di programma sono i comuni di Orvieto, San Venanzo, Parrano, Allerona, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Porano, Baschi, Montecchio, Provincia di Terni e Comunità Montana "Monte Peglia e Selva di Meana".
Il Comune di Orvieto è l'Ente capofila, a cui competerà la messa a sistema del patrimonio culturale del territorio orvietano, su cui le amministrazioni puntano per dare fiato ad un turismo eccessivamente stagionale. Il progetto è nato dalla consapevolezza della dimensione rilevante del patrimonio archeologico ed ambientale del territorio e della necessità di una sua valorizzazione attraverso l'uso di tutti gli strumenti urbanistici e finanziari possibili.

Per lo studio e la realizzazione del progetto preliminare del Parco Archeologico Ambientale dell'Orvietano è stato costituito dal Comune di Orvieto, soggetto promotore, un gruppo di lavoro del quale fanno parte Carla Lodi e Rocco Olivadese, del Comune di Orvieto, Claudio Bizzarri, archeologo, Simonetta Stopponi, Ordinario di Etruscologia e Archeologia Italica all'Università di Macerata, Paolo Bruschetti, direttore del Museo Archeologico Nazionale - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria.

Gli obiettivi che persegue l'azione degli enti che hanno aderito al progetto sono "la valorizzazione dei beni mobili ed immobili e delle aree aventi valore archeologico, storico, artistico, ambientale e demo-etno-antropologico; il recupero delle presenze archeologiche e monumentali, dei complessi storico artistici e ambientali anche attraverso attività di supporto alle funzioni di monitoraggio e tutela; favorire l'integrazione tra uomo e ambiente anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali; la promozione di attività di educazione, formazione e ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili; la promozione dei beni e delle aree suddette a fini turistici; la valorizzazione delle risorse umane e la promozione dell'occupazione tramite misure integrate che sviluppino la valenza economica ed educativa dell'area del P.A.A.O.".


Pubblicato il: 03/01/2004

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